"Applicate i contratti collettivi E i giovani verranno a lavorare"

Giorgia Vallone della Cgil punta il dito contro la precarizzazione. I dati raccolti dalla Filcams: "Nel 70 per cento dei casi l’accordo con il neo assunto presenta diverse zone d’ombra".

Applicazione del contratto collettivo, turni di riposo e ferie garantite. Sono questi i punti centrali per trovare nuova forza lavoro nelle attività del turismo e della ristorazione che sono al momento i settori più in sofferenza per mancanza di personale. E se da una parte c’è chi è disposto a dare 2000 euro netti al mese al proprio cameriere, come la titolare dell’Osteria del Carugio e della pizzeria Il Timone a Porto Venere, c’è anche chi invece ci marcia.. e fa parte di quella zona “grigia“ in cui rientra un discreto numero di attività.

"Credo che dobbiamo ribaltare il paradigma – spiega Giorgia Vallone, segretario confederale Cgil –. Basta dire che i ragazzi non vogliono lavorare. La campagna avviata di recente da FIlcams ci racconta un’altra storia. Dove se i ragazzi vengono retribuiti il giusto applicando il contratto collettivo, turni di riposo, ferie e quello che gli spetta non avranno problemi ad andare a lavorare. Basandoci sui dati raccolti più del 70 per cento dei contratti applicati nelle attività turistiche presentano delle zone grigie. Se invece si sistemasse tutto, e si offrisse un lavoro stabile e non precario credo proprio che le cose sarebbero un po’ diverse".

E non esita a stigmatizzare l’ultima decisione del Governo. "In un momento in cui si pensa a destagionalizzare, a mantenere il tursimo tutto l’anno. Ricordiamo che da noi il turismo non è soltanto spiaggia e ombrelloni, il nostro territorio è in grado di offrire molto di più. Ebbene in questo momento cosa succede? TI scontri con delle politiche governative che introducono i voucher. E quindi ecco fatto la ragione per la quale il giovane non si trova. Per noi le cause di questa situazione deriva dalla precarizzazione". Eppure in provincia esiste anche una struttura scolastica che negli anni ha sfornato personale preparato. L’istituto Alberghiero Casini è un esempio. Anche in quest’ambito si sono fatti dei passi avanti. Nel dicembre scorso era stato siglato un accordo tra scuola e Confartigianato. Alcune decine gli esercenti che avevano dato la propria disponibilità a ospitare tirocinanti. Un accordo che aveva comunque sollevato le perplessità del mondo sindacale. Uno dei motivi era che per i ragazzi non c’erano le migliori condizioni di sicurezza.

Allora Furletti di Uil aveva sottolineato l’importanza di inserire gli studenti dell’Alternanza scuola -lavoro nei percorsi di Pcto e soprattutto che lo stage non poteva essere "un meccanismo di sostituzione di lavoratori attivi"

A.M.Z.