
I tavoli del Negrao (foto Alexia Frascatore)
La Spezia, 31 dicembre 2023 – Una casetta rossiccia con la sua veranda piena di piante, appena in collina sopra la città in uno dei quartieri più autentici, la Chiappa o Ciapa come viene affettuosamente chiamata dai residenti. Qui la cucina sa di casa della nonna e le sedie in legno e paglia, le paesane, fanno percepire l’ambiente caldo e familiare. L’Antica Osteria Negrao cessa la sua attività dopo aver fatto gustare a spezzini e non i sapori un po’ liguri e un po’ toscani di questa terra tanto amata da chi la abita e da chi sa apprezzarne la vera essenza. Il nome, che a prima vista appare davvero insolito, rimanda al passato della zona collinare dove sorge il ristorante, un tempo lì si trovava un uliveto dove si coltivavano le olive nere e la struttura in effetti ricorda proprio un rustico, un’anima rurale in quartiere molto abitato che non dimentica le sue radici. A prenderlo in gestione e a farne un ristorante, nel 1950, erano stati Nella e Firmino Calzetta che una volta sposati hanno aperto le porte dell’osteria ai loro affezionati clienti, con cui hanno trascorso gran parte della loro vita, oltre alla passione per la cucina tradizionale a far tornare le persone era l’atmosfera familiare, gli ingredienti principali? La fiducia e la convivialità.
“Qui da noi i clienti avevano il loro posto e si sedevano senza nemmeno chiedere dove fossero stati messi, conoscevamo benissimo i gusti di ognuno e abbiamo visto crescere intere generazioni di spezzini, specialmente la domenica a pranzo ci si sentiva come in famiglia". Sono queste le parole di Grazia ed Enrica Calzetta che hanno iniziato a lavorare nell’attività di famiglia nel 1974 in giovanissima età e che oggi, dopo quasi 50 anni di impegno, hanno deciso di prendersi il meritato riposo.
“Vogliamo ringraziare i nostri clienti e amici che ci hanno dimostrato un affetto infinito, in questi giorni non abbiamo fatto altro che ricevere doni, mazzi di fiori e parole gentili. È stato davvero emozionante sentire questo amore nei confronti della nostra osteria, conserveremo questi bellissimi ricordi così come abbiamo sempre fatto con le foto, i regali e i disegni dei bambini, ne abbiamo visti diventare grandi tanti. Già la nostra mamma faceva la mesciua passata per farne conoscere il sapore anche ai più piccoli, affinché potessero imparare ad apprezzare la cucina spezzina fin dalla tenera età". Sono tante le famiglie che si erano abituate ai gusti genuini dei piatti del Negrao, quei sapori di casa che soltanto chi usa verdura di stagione e prodotti freschi riesce a offrire. "Noi abbiamo sempre preparato tutto qui, sia i piatti di terra che quelli di mare, i nostri genitori ci avevano abituate ad andare al mercato a prendere gli ingredienti e la mattina si iniziava presto a preparare ed accendere i fornelli – raccontano con passione le due sorelle – pensate che una volta i muscoli si mangiavano solo in estate, quando era stagione, oggi è sempre tutto disponibile, ma noi abbiamo deciso di mantenere la nostra abitudine e offrire i piatti del giorno con i prodotti stagionali".
Un riposo meritato ma vedere la fine di un’attività storica che lavora molto come questa è un dispiacere, avete intenzione di passare il testimone a qualcuno? "Certamente ne saremmo felici –rispondono Grazia ed Enrica – siamo anche disposte ad insegnare i trucchi del mestiere, speriamo di trovare qualcuno di volenteroso capace di portare avanti l’attività, per esperienza possiamo dire che la gestione familiare per noi è stata la carta vincente. Ci piacerebbe davvero non veder finire così l’Antica Osteria Negrao, ma ad una condizione: che venga mantenuta la tradizione e che si continui a coltivare l’amore per la buona cucina spezzina".