Antenne e telecomunicazioni, un tema che tanti Comuni si trovano a affrontare vista la crescente rischiesta da parte dei gestori della telefonia mobile di reperire spazi per allargare la propria rete e migliorare il segnale di recezione. Una comodità, visto l’utilizzo quotidiano di telefonini e computer, ma che è anche oggetto di lamentele della cittadinanza soprattutto quando gli spazi utilizzati per l’installazione dei ripetitori sono vicini a abitazioni oppure zone delicate e particolarmente trafficate. Tra innalzamenti dei limiti e nuove installazioni quindi cosa possono e non possono fare realmente i Comuni? Questo il titolo della conferenza in programma per mercoledì 25 settembre, alle 18, nella sala polivalente del centro sociale di Castelnuovo Magra e organizzata dall’amministrazione Cecchinelli. Un’assemblea informativa aperta alla cittadinanza che si è resa necessaria anche per via della nuova antenna per la telefonia mobile che dovrebbe sorgere in via Bolignolo. Decisione per altro osteggiata dal gruppo di opposizione Castelnuovo civica che già alla fine di giugno – prima ancora della nomina ufficiale della nuova giunta – aveva presentato un’interrogazione urgente al riguardo con tanto di una raccolta di oltre 100 firme di cittadini contrari alla nuova installazione.
"Sono sempre attenta alla salute e di tutti i miei concittadini – precisa la sindaca Katia Cecchinelli - e alla salvaguardia dell’ambiente. È proprio per questo motivo che come amministrazione ci siamo attivati sin da subito per dare mandato per la redazione di un piano antenne come previsto dal programma elettorale della mia coalizione". L’assenza di un piano antenne era proprio uno dei punti che l’opposizione contestava all’amministrazione comunale che lo scorso 2 settembre, a seguito del parere della Soprintendenza e della commissione paesaggio, ha rilasciato l’autorizzazione paesaggistica per la nuova installazione in via Bolignolo. "Bisogna tenere presente – prosegue la sindaca di Castelnuovo Magra - che purtroppo i comuni non hanno autonomia decisionale sull’installazione di questi impianti che sono considerati dallo Stato opere primarie di pubblica utilità".
Tra gli indirizzi politici che l’amministrazione ha espresso nella redazione del nuovo piano quello di mantenere il limite di esposizione ai campi elettromagnetici entro il valore di 6 V/m, nonostante il Governo abbia concesso la possibilità di innalzarlo a 15 V/m, facendo quindi prevalere il principio di precauzione.
"Tutte queste tematiche – conclude la prima cittadina castelnovese – saranno trattate nella conferenza di mercoledì assieme all’assessore all’ambiente Luca Marchi e alla voce autorevole del professor Egidio Banti, referente Anci del Tavolo tecnico costituitosi per normare il sistema di teleradiocomunicazioni a livello regionale e nazionale".
Elena Sacchelli