REDAZIONE LA SPEZIA

Altro che riapertura. L’Istituto tira dritto: "Eliminate le cause"

Depositata la relazione finale sui casi di gastroenterite di agosto. Una doccia fredda: "Contaminazione significativa e persistente".

Altro che riapertura. L’Istituto tira dritto: "Eliminate le cause"

Una "significativa e persistente contaminazione delle aree di balneazione come riconducibile a reflui fognari veicolati dai canali di scolo presenti negli arenili", fenomeno che è stato "verosimilmente alla base di episodi infettivi conclamati" e che tuttora "persiste come pericolo per l’esposizione dei bagnanti". È un’analisi tranciante quella dell’Istituto superiore di Sanità, che ieri mattina ha inviato alle istituzioni la relazione conclusiva elaborata al termine dei campionamenti. Una situazione grave, che comporta in prima battuta il mantenimento delle ordinanze con cui il sindaco di Lerici, un mese fa, aveva sbarrato l’accesso agli arenili della Venere Azzurra e di San Terenzo su consiglio di Asl, a seguito di casi di rotavirus e gastroenteriti che avevano colpito numerosi bambini. "Si ribadisce la raccomandazione di implementare ogni azione funzionale alla prevenzione e al controllo della contaminazione nelle aree territoriali interessate, e alla limitazione dell’esposizione dei fruitori della spiaggia, fintanto che sia assicurata la rimozione delle fonti inquinanti" si legge nelle conclusioni delle dieci pagine di relazione, nelle quali vengono illustrati i campionamenti svolti e si evidenzia la necessità di "subordinare l’esecuzione di ulteriori controlli alla realizzazione degli interventi necessari a garantire l’igiene delle aree". Un chiaro riferimento all’esigenza di intervenire per eliminare le cause dell’inquinamento, indicate dallo stesso Istituto nello sversamento di reflui fognari nei canali. Proprio per questo motivo, il sindaco Leonardo Paoletti ha dato mandato agli uffici di scrivere all’Ato idrico per capire "quale è lo stato dell’arte e se è stato fatto qualcosa Come intende muoversi l’ente – dice Paoletti – per realizzare gli interventi necessari al fine di azzerare l’inquinamento e garantire la riapertura delle nostre spiagge?". Paoletti chiederà anche un confronto con l’Iss. Nel periodo compreso tra il 2 e il 21 settembre sono stati condotti quattro campionamenti, con la raccolta totale di 11 campioni di acqua di mare, 10 di acqua prelevata dai canali e 7 di sabbia. Il rotavirus è stato isolato sia nelle sabbie e nelle acque dei canali, ma non è stato l’unico virus scovato attraverso le analisi di laboratorio: nel corso dei campionamenti sono stati isolati anche enterovirus, norovirus GI e norovirus GII, gli ultimi due indicati dallo stesso Istituto superiore come uno tra gli agenti più diffusi di gastroenteriti acute di origine non batterica. "Le analisi hanno evidenziato occasionali positività per altri virus enterici, suggerendo una contaminazione di origine fecale nei canali".

Matteo Marcello