Alle Cinque Terre come nei parchi Usa. "Accessi garantiti su prenotazione"

Peracchini apre a una versione light del ’numero chiuso’. "In America funziona. Sistema da adottare, previa intesa tra enti". La giunta lancia per il 1° aprile la conferenza programmatica sul turismo

Visitatori accalcati sulla scalinata che collega Riomaggiore a Manarola

Visitatori accalcati sulla scalinata che collega Riomaggiore a Manarola

La Spezia, 21 marzo 2023 - Non ci sarà nessuna guardia forestale con il cappello da Orso Yoghi ad accogliere i turisti, come accade invece nel Parco dello Yosemite. Ma forse anche alle Cinque Terre sarà introdotto un sistema basato sulle prenotazioni per regolamentare il flusso degli arrivi. L’accesso ai grandi parchi americani spesso è scandito da questo filtro. Per vedere gli orsi, i lupi e i cervi scorrazzare nelle grandi pianure del Wyoming o per osservare il sole del tramonto che accarezza tingendo di rosso le rocce Precambriane dei canyon dell’Arizona, almeno in alcuni periodi dell’anno, serve una ’reservation’. "E’ un buon sistema – ha commentato ieri il sindaco Pierluigi Peracchini – che potremmo adottare anche qui attraverso un asse tra enti e Comuni".

Dal primo cittadino spezzino arriva dunque un’apertura su un ragionamento di ’numero chiuso’ che faccia da spartiacque all’enorme quantitativo di persone che ogni anno, da tutti gli angoli del globo, arriva nella nostra provincia richiamato dalla bellezza semplice e perfetta di Corniglia o di Vernazza. Il numero di visitatori cresce ogni stagione – oltre tre milioni e mezzo solo nel 2022 – e i sindaci delle Cinque Terre hanno chiesto a più riprese – sia pure con alcuni distinguo e adottando toni differenti – un sistema di governance che faccia sì che un successo così grande in termini di presenze non si trasformi in un boomerang. Un’arma a doppia taglio, perché il calpestio continuo di comitive che assomigliano tanto a torrenti in piena può mettere realmente in pericolo un ecosistema fatato quanto fragile. Per preservarlo non bisogna raggiungere il punto di saturazione. "Un ragionamento – ha sottolineato la deputata di FdI e vicesindaco Maria Grazia Frija – che mutatis mutandis vale per l’intero territorio provinciale". Il turismo, che viene definito non più un fenomeno ma un vero e proprio settore economico al pari dell’industria, ha bisogno di un piano strategico per crescere in modo sano. E il 1° aprile – informano da Palazzo civico – al terminal crociere sarà organizzata una grande tavola rotonda – presenti tutti i comuni del territorio, istituzioni, associazioni di categoria, operatori e molto probabilmente anche il ministro Daniela Santanchè – per dare avvio ad un percorso di condivisione di strategie e obiettivi a medio e lungo termine. Destinazione Spezia, il titolo dell’iniziativa. Il turismo è molto cambiato nel corso dell’ultimo periodo, le persone sono molto più esigenti e per rimanere competitivi in un mercato ultra concorrenziale serve sempre di più combinare la valorizzazione dei luoghi con l’innovazione dei servizi. La semplice bellezza, di cui il Golfo è largamente cosparso, potrebbe non bastare più. Servono offerte personalizzate, sostenibilità ambientale e standard elevati di accoglienza. Che nel nostro caso, vuol dire soprattutto qualche sorriso in più.