REDAZIONE LA SPEZIA

Accoltellata alla gola e uccisa dal marito La lite scoppiata davanti al figlio di due anni

L’uomo, trentenne, si è asserragliato nella casa costringendo i vigili del fuoco a sfondare la porta e i carabinieri a fare irruzione. Un’amica della vittima ha avuto la prontezza di chiudersi in bagno col bambino prima che lo scontro degenerasse in omicidio

Ancora una giovane donna uccisa dalla furia bestiale del marito che dopo un litigio l’ha colpita ripetutamente con un coltello da cucina al torace e all’addome, mentre la coltellata mortale dovrebbe essere quella che le ha inferto al collo. Per il massacro, l’omicida ha usato un coltello da cucina. Nella casa c’era anche il figlio della coppia, un bimbo di appena due anni che è stato protetto da un’amica della vittima. L’ha preso e si è barricata nel bagno con lui. Un femminicidio che ha creato rabbia e dolore in tutta la vallata del Magra. La vittima è una ragazza di appena 25 anni, Alessandra Piga, originaria di Maracalagonis in provincia di Cagliari. Viveva con marito Yassine Erroum, 30enne di origine marocchina all’inizio di via Baccanella, in località Colombiera nel comune di Castelnuovo, dallo scorso marzo.

Dopo un paio di mesi in cui i vicini li sentivano spesso litigare, il legame si era però sciolto. A volte Alessandra tornava in quella casa ma erano sempre discussioni e litigi. La tragedia si è consumata ieri pomeriggio attorno alle 15,30, quando la ragazza si è presentata in casa col figlio e una amica, che la ospitava dopo la separazione col marito e con un’altra ragazza che l’accompagnava e che è rimasta fuori dalla villetta.

I vicini che hanno sentito le urla si sono spaventati e hanno subito chiamato i carabinieri, la caserma della stazione di Castelnuovo è vicinissima, in pochi minuti i militari sono arrivati. Nonostante l’intervento tempestivo non sono però riusciti a salvare la donna, al loro arrivo la porta infatti era sbarrata. All’interno c’era un sinistro silenzio. E’ stato chiesto l’intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Sarzana che sono subito intervenuti e hanno sfondato la porta. Alessandra però era ormai senza vita in un lago di sangue. Erroum si è scagliato contro i militari sempre col coltello in mano ferendone seppur lievemente tre. Successivamente sul posto sono arrivati il comandante del nucleo operativo della compagnia della Spezia, il colonnello Andrea Fabi, con lui il comandante della compagnia di Sarzana Luca Panfilo. Quindi il pubblico ministero Alessandra Conforti e l’anatomopatologa Susanna Gamba. Le indagini sono a 360 gradi, i carabinieri cercano di capire anche dove sia avvenuto il delitto visto che c’era sangue ovunque, in tutte le stanze. Il fatto che il corpo della povera ragazza sia stato trovato all’ingresso dell’appartamento può anche far supporre che abbia tentato di fuggire e proprio li sia arrivato il colpo di grazia al collo. Gli investigatori dell’Arma stanno cercando anche di chiarire la rete delle relazioni personali di questa famiglia e, attraverso una ricostruzione incrociata delle testimonianze, i motivi dell’ultimo fatale diverbio. Sicuramente la ragazza si è difesa visto che anche l’assassino aveva ferite ed è stato ricoverato, naturalmente sotto stretta scorta, all’ospedale Noa di Massa. Da parte dei corpi speciali dei carabinieri della scientifica fino a tarda sera è stata effettuata una serie di rilievi. L’immagine più toccante resta quella di quel bimbo di due anni che ha perso tutti e due i genitori. La madre trucidata e il padre in carcere. Alla fine accompagnato dall’amica della mamma, attorno alle 20, è salito in auto in preda a una forte agitazione nonostante le ore trascorse. Agitazione che ha manifestato per tutto il pomeriggio. Anche lui resta una vittima come la sua mamma. Solo il tempo e l’affetto potranno, forse, rimarginare le profonde ferite psicologiche.

Carlo Galazzo