Accendere la luce con... le piante Il ’Capellini Sauro’ verso il futuro

Il progetto della scuola spezzina secondo classificato al ’Premio nazionale Microconferenze’ di Matera

Accendere la luce con... le piante  Il ’Capellini Sauro’ verso il futuro
Accendere la luce con... le piante Il ’Capellini Sauro’ verso il futuro

Le piante alimentatrici, in grado di accendere le lampade. E’ la strepitosa tecnica adottata dell’istituto ’Capellini Sauro’ di Spezia, arrivato tra i primi tre classificati al ’Premio Nazionale Microconferenze’, promosso dall’IIs ’Fermi’ di Policoro (in provincia di Matera): per la scuola spezzina si è piazzato al secondo posto lo studente Mattia Benetti che con il dipartimento di Scienze Naturali si è distinto alla quinta edizione del concorso. La sensibilità della scuola si muove anche in direzione della sostenibilità e ha partecipato al concorso che tratta della natura vista come una madre sensibile. Scopriamo così grazie agli studenti della 3FLS e 1TrED, che le piante hanno la capacità di interagire con l’ambiente esterno e di rispondere agli stimoli che ricevono in modo adeguato. Sfruttando questa conoscenza oggi è possibile ottenere dispositivi che si accendono se collegati alle nostre ‘amiche piante’: il Capellini Sauro in tal senso è l’ unico istituto in tutta Italia ad avere ‘lampade vaso’ che, se collegate alla rete elettrica, si accendono e spengono solo se si tocca la pianta coltivata all’interno. Non è un trucco di magia ma semplicemente l’utilizzo di una conoscenza: da tempo si studia come questi esseri viventi propaghino elettricità dal punto stimolato fino alla radici. Oggi diverse attività di ricerca sono volte al mondo delle ’piante nanobioniche’, piante che incorporano nanomateriali che abilitano nuove funzioni, come l’emissione di luce o il rilevamento di carenze idriche ed è una realtà tutta da esplorare.

Per questo i docenti Roberto Antiga e Gabriella Cozzani hanno chiesto il supporto dell’ex alunno del ’Capellini’ Emanuele Sommella (ora studente di Ingegneria informatica all’Università di Pisa) per creare un dispositivo che legga le variazioni elettriche delle piante ai diversi stimoli a cui viene sottoposta, in modo da approfondire con gli studenti un tema innovativo e in divenire e dimostrando come la scuola deve essere dinamica e facilitatrice dell’innovazione e del sapere. Gli studenti che hanno partecipato alla seconda micro conferenza ’Natura la Madre Sensibile’ sono Giulia Koci, Matteo Pedretti, Giulia Greco, Davide Rallo, Marisol Podda, Shurbaj Sara, Filippo Pondelli , Mattia Benetti, Emanuele Sommella.