Aborto, in Liguria un medico su due è obiettore di coscienza

I dati, riferiti al 2020, illustrati dal presidente della regione Giovanni Toti

La Spezia, 27 settembre 2022 - Aborto, in Liguria un medico su due (il 52%, ovvero 64 medici su 123) dei reparti ostetrici-ginecologici è obiettore di coscienza. Sono 67 su 204, invece, gli anestesisti obiettori, pari al 32,8% e 94 su 430 il personale non medico, pari al 21,8%. Tutte percentuali al di sotto della media italiana, che si attesta al 64,6% per i medici, 32,8% per gli anestesisti e 36,2% per il personale non medico. Nel 2021, sono state 2.007 le interruzioni volontarie di gravidanza praticate. Questi i dati, riferiti al 2020, illustrati dal presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità, Giovanni Toti, rispondendo in aula a un ordine del giorno presentato dal Partito democratico per chiedere alla giunta di continuare a garantire alle donne il pieno diritto a scegliere l'interruzione volontaria di gravidanza.

Il documento, con il parere favorevole del governatore, è stato approvato con 21 favorevoli, tre astenuti e sei non espressi. Fratelli d'Italia si è astenuta e il centrodestra si è diviso nel Consiglio regionale della Liguria. Oltre al Pd hanno votato a favore M5S, Lista Sansa, Lista Toti, Lega e Forza Italia. Tre consiglieri di FdI si sono astenuti e non sono interventi nel dibattito. Altri 6 consiglieri di centrodestra e centrosinistra erano fuori dall'aula al momento del voto. L'ordine del giorno presentato dal consigliere Roberto Arboscello (Pd) impegna la Giunta Toti "a garantire alle donne che decidono di non portare a termine una gravidanza in Liguria di effettuare questa scelta senza dover superare alcuna difficoltà nell'accesso alle strutture che effettuano l'interruzione volontaria di gravidanza". La impegna anche a "sostenere nelle sedi più opportune la richiesta del Parlamento europeo di inserire il diritto all'aborto legale e sicuro nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea".

Il presidente della Regione Giovanni Toti ha espresso il parere favorevole della Giunta al documento, ma la sua indicazione non è stata seguita dai consiglieri del partito di Giorgia Meloni. Arboscello ha denunciato "una disparità di accesso alle strutture per l'interruzione di gravidanza a livello territoriale in Liguria". Il presidente, che ha ancora al momento anche la delega alla Sanità, ha replicato che "sono 9 le strutture sanitarie per l'interruzione di gravidanza attive in Liguria e garantiscono il pieno rispetto della legge 194".

Sono stati 2.007 gli aborti in Liguria nel 2021. "A livello regionale il personale sanitario è pienamente sufficiente ad assicurare il servizio - sottolinea Toti -: i medici obiettori sono 64 su 123, gli anestesisti obiettori sono 67 su 204".