
"Abbiamo salvato Il Nuovo dal fallimento". La ’Cesare Pozzo’ affila le armi sul cinema
Inevitabilmente la vicenda si è fatta spigolosa e la strada delle vie legali è già ben spianata. Il destino del cinema ’Il Nuovo’ sembrerebbe scandito dal conto alla rovescia dopo che la proprietà dell’immobile di via Colombo ha chiesto all’associazione culturale ’Pietro Germi’ di consegnare le chiavi. Ultimatum di due settimane, per altro scaduto, di fronte al quale però il presidente dell’associazione Silvano Andreini ha risposto affidandosi alla consulenza di un legale.
Ma per tentare di chiarire l’azione e riavvolgere il nastro della vicenda interviene ora Andrea Giuseppe Tiberti, presidente dalla società ’Cesare Pozzo’ Ets. "La Mutua Cesare Pozzo di Milano fin dal 2002 – spiega Tiberti – ha salvato il cinema Il Nuovo dal fallimento finanziario dell’allora proprietaria Mutua Unione Fraterna e Fratellanza Artigiana della Spezia, che versava in una situazione di grave esposizione debitoria con le banche. Questa è la verità, finora taciuta da chi sta cercando di avvantaggiarsi indebitamente da questa vicenda, a danno della Mutua Cesare Pozzo che aveva accettato di acquistare l’immobile, a un prezzo di quasi due milioni di euro, facendo affidamento sulla realizzazione del progetto mutualistico a cui si era impegnata la Mutua Unione Fraterna, che prevedeva lo sviluppo della base associativa nel territorio di La Spezia. Piano che però non è mai decollato per ragioni evidentemente legate all’esaurimento delle attività della Mutua Unione Fraterna, che nel 2018 chiedeva di risolvere anticipatamente il contratto di locazione relativo al Cinema Il Nuovo, incassando dalla Mutua Cesare Pozzo la somma di ben 190 mila euro. Nell’occasione la Mutua spezzina sottoscriveva una scrittura nella quale dava atto che il Cinema il Nuovo era occupato senza titolo dall’Associazione Piero Germi e che tale occupazione non era mai stata autorizzata dalla proprietaria Mutua Cesare Pozzo". Quindi , secondo la ricostruzione del rapporto fornita da Andrea Giuseppe Tiberti, l’associazione avrebbe "disatteso ogni legittima richiesta della proprietà di rilascio dell’immobile, occupandolo arbitrariamente e senza alcun valido titolo, trascurando indebitamente ogni proposta di affitto, nonostante i contributi incassati anche da terzi per la gestione cinematografica".
Una rappresentazione che Silvano Andreini, presidente dell’associazione ’Pietro Germi’ respinge pur non volendo addentrarsi ulteriormente nei dettagli. "Esistono atti che dicono il contrario – spiega - e comunque preferisco che ne parlino gli avvocati nelle sedi opportune. A questo punto saranno i legali a discutere la situazione, per quanto ci riguarda possiamo soltanto sottolineare come la nostra posizione sia sana e siamo pronti a un incontro chiarificatore". Però una cosa voglio dirla apertamente. Vogliamo ringraziare la città – conclude Andreini – per la meravigliosa risposta che ci ha fornito. In questi giorni frenetici non sono ancora riuscito a rispondere a tutti i messaggi di incoraggiamento che sono arrivati, ma possiamo soltanto dire un grazie di cuore alle persone che ci stanno esprimendo vicinanza".
Massimo Merluzzi