"Via Almirante, il sindaco Giuntini prenda posizione come Radi"

Sulla vicenda di via Almirante il Pci risponde e scrive ancora al sindaco di Massa inviando anche una proposta contenuta in un documento che invita il primo cittadino a valutarla, farla propria e portarla all’approvazione del Consiglio. Recentemente Gasperi e Fedeli avevano scritto a Giuntini perché fosse espressa una posizione da parte del Consiglio su via Almirante a Grosseto, perché è un oltraggio alla storia di tutta la provincia e, in particolare, a quella di Massa che ha versato un notevole contributo di sangue a causa anche del caporione missino. Sulla risposta avuta dal sindaco, Gasperi e Fedeli ricordano a Giuntini che "apprezzarono la posizione espressa in occasione del 25 aprile 2018 e, se il sindaco ricorda bene, fu proprio Fedeli a stringere la mano al primo cittadino per le parole significative pronunciate durante la manifestazione in piazza Dante a Grosseto". Ma ritengono che la vicenda debba essere presa in carico dal primo cittadino, "così come fece al tempo il sindaco Rizzago Radi che entrò nei tribunali di Roma e successivamente di Reggio Emilia, portando quelle prove che inchiodarono Giorgio Almirante alle sue responsabilità". "Anche oggi chi meglio del sindaco di Massa, come fece allora Rizzago Radi – proseguono Gasperi e Fedeli - può difendere, senza retorica o spirito di provocazione, quella memoria a nome di tutti, nessuno escluso ed è per questo che non abbiamo voluto coinvolgere altri se non il primo cittadino che ha la responsabilità di rappresentare, anche di fronte alla storia, la nostra comunità, onorare e proteggere quella memoria che rischia di essere oltraggiata da quanto deciso dal comune di Grosseto".