Venduto il centro Frassati Il ricavato alla sede della Caritas

Con la firma dal notaio è stata perfezionata, questa mattina, la compravendita del Centro diocesano "Frassati" tra la diocesi di Grosseto e l’arciconfraternita di Misericordia. La struttura di via degli apostoli, in zona tiro a segno, diventerà la nuova sede e centro servizi istituzionali dell’arciconfraternita di Misericordia di Grosseto. La storica sede all’interno della Mura cittadine, infatti, era da tempo inadeguata alla crescita di volontari e mezzi di soccorso.

"Si conclude un passaggio importante per la Diocesi – dice l’economo diocesano don Alfio Bambagioni – che dà una doppia soddisfazione. Da una parte, infatti, abbiamo ceduto un immobile che, purtroppo non eravamo più nelle condizioni di gestire pastoralmente, e abbiamo recuperato risorse necessarie per la costruzione della nuova sede di Caritas in via Pisa, in aiuto a tutte le parrocchie. La futura sede di Caritas infatti – commenta ancora don Bambagioni – dovrà essere il centro nevralgico di quella pastorale della carità, che è costituita da tutte le attività che nelle parrocchie, come nella struttura centrale, vengono portate avanti quotidianamente. Quella sarà la casa di tutti". L’importo della vendita è di 800mila euro. L’immobile di via degli apostoli ha una superficie di mille metri quadri. Fu inaugurato nel 2006, realizzato su un terreno che la diocesi aveva acquisito nel 2003. Nato come struttura per i giovani, per un triennio fu affidato ai Salesiani che, lasciata Grosseto, riconsegnarono la struttura, la quale ha continuato per alcuni anni ad essere uno spazio per attività rivolte ai giovani. Da tempo, però, questa funzione era cessata, per il venir meno delle condizioni che avevano consentito alla Diocesi di dedicare almeno un sacerdote a quella sede. Così, alcuni spazi erano stati affidati a Caritas per alcuni progetti e inizialmente la Diocesi aveva pensato di convertire il centro Frassati nella nuova sede Caritas. zTuttavia – rileva ancora l’economo diocesano – ci si è resi conto che il contesto urbano non era il più adeguato e così abbiamo puntato su via Pisa decidendo di vendere quella struttura per reinvestirne i proventi nella carità. Peraltro lo stesso centro Frassati non perde del tutto la finalità per la quale è nato: quella di natura sociale".

"Aver raggiunto un traguardo così importante ci riempie di gioia – commenta il governatore dell’arciconfraternita, Edoardo Boggi – ma non deve però farci perdere di vista il nostro scopo primario: aiutare il prossimo. E’ per questo motivo che ho premura di sottolineare che la nuova struttura non sarà per tutti noi, volontari e personale dipendente, soltanto una sede ma una casa: