"Per la Venator sarà fondamentale l’unità d’azione tra lavoratori, cittadinanza, istituzioni e sindacati". Inizia così Gianluca Quaglierini, segretario del Partito della Rifondazione Comunista di Follonica. "Nell’aprile 2018 mi trovavo al porto di Scarlino per sostenere le iniziative dei lavoratori e dei sindacati contro i licenziamenti allora previsti - aggiunge - Martedì scorso ero, come tanti, altri al Consiglio Comunale aperto a Scarlino per sostenere i lavoratori e le lavoratrici di Venator e dell’indotto. Indotto di cui non dobbiamo mai dimenticarci perché è il primo a pagare le conseguenze delle crisi industriali. Purtroppo le modalità della vicenda Venator ricordano molto da vicino quanto accaduto negli anni scorsi a Piombino e lo dico con cognizione di causa perché io, in seguito alla crisi del polo siderurgico piombinese, ho perso il mio lavoro. Una delle cause che contribuirono alla mancanza di iniziative e di lotta sul territorio fu lo scollamento tra la fabbrica e la cittadinanza, tra i lavoratori della fabbrica e i lavoratori delle altre realtà piombinesi e comprensoriali. Dobbiamo fare in modo che questo non accada nel nostro territorio, che non può avere una mono cultura economica ma dove turismo e industria devono andare di pari passo". Secondo Quaglierini "bene quindi i consigli comunali aperti e bene quello già comunicato dalla sindaca di Gavorrano Stefania Ulivieri per sabato 11. La palla ora passa in mano all’azienda, che deve decidere se investire e proseguire con l’attività oppure vendere, ed al Ministero competente e quindi al governo nazionale". Bisogna dunque pensare al futuro: "Credo che sia arrivato il momento di una grande mobilitazione a carattere provinciale dove partecipino sì le forze politiche e le istituzioni locali, ma dove gli attori principali siano i lavoratori. È necessaria una manifestazione imponente e importante che blocchi, se necessario, il territorio per far capire ancora di più l’importanza della questione Venator".
CronacaVenator, questione aperta: "Adesso serve unità di azione. E avanti con la mobilitazione"