ALBERTO CELATA
Cronaca

Una struttura termale a Roselle Sorgerà nell’ex cava dei Lucchesi

L’area sarà interamente riqualificata e sarà caratterizzata da due complessi in stile fattoria maremmana

di Alberto Celata

E’ a un passo da diventare realtà il sogno dei grossetani di avere le terme sotto casa. Manca infatti soltanto il via libera definitivo della conferenza dei servizi, costituita da tutti gli enti competenti, al progetto per la realizzazione di una struttura termale all’ex cava dei Lucchesi a Roselle. La cava, per intenderci, che già si scorge dalla rotonda su cui convergono la strada che viene da Grosseto, quella che porta a Roselle, e infine l’imbocco per la Due Mari direzione Siena. Si tratta di un’opera che consterà di due strutture, che saranno realizzate in pieno stile fattoria maremmana, che non saranno visibili né dalla strada dei Laghi, né dalla Due Mari, né dal paese stesso di Roselle in quanto saranno nascoste dall’area della cava, che sarà ampiamente riqualificata. La struttura termale sarà realizzata dagli attuali proprietari della cava, detta anche Buca dei Lucchesi.

Come dicevamo il complesso termale, composto da due corpi, non sarà visibile dalla strada. Innanzitutto perché non supererà l’altezza di due piani, mentre l’attuale tramoggia, che ancora si vede dalla strada e che sarà abbattuta, ha un’altezza di un palazzo di quattro piani. Inoltre la struttura termale sarà circondata da un grande oliveto, mentre i fronti cava, i gradoni per intenderci, ancora visibili dall’esterno, saranno recuperati con la messa a dimora di piante, ad esempio il leccio, tipiche della macchia mediterranea. Il nuovo complesso termale, che come detto richiamerà la struttura della fattoria classica maremmana, è il frutto di una progettazione concordata tra i promotori e finanziatori dell’opera e gli enti pubblici competenti, nel pieno rispetto di tutti i vincoli paesaggistici e ambientali.

Il complesso sarà contraddistinto da due strutture separate. Il primo è un blocco di 1. 200 metri quadrati di superficie coperta, che ospiterà una spa con piscine (interne ed esterne), albergo e ristorante e che sarà esclusivamente riservata ai clienti della struttura ricettiva. Mentre il secondo blocco, di 750 metri quadrati di superficie coperta prevede piscine interne, spogliatoi, ristorante e sarà riservato al pubblico giornaliero. Il tutto con un’acqua termale che sgorga a 42 gradi. Insomma una struttura che ricalca un po’ il modello delle Terme di Saturnia. Si tratta di un’opera importante anche da un punto di vista delle costruzioni, anche se non avrà carattere invasivo sull’ambiente, e si stima che per la sua realizzazione occorreranno almeno tre anni. Senza parlare del ritorno dal punto di vista occupazionale, turistico e anche sociale perché i grossetani avranno le terme sotto casa.