
Una storia lunga 200 anni. Arrivano i Cavalieri
Fa tappa anche in città la "Cavalcata del Bicentenario", iniziativa organizzata dall’Esercito Italiano per celebrare i 200 anni della fondazione della Scuola di Cavalleria, ma anche la fatica, nella polvere e nel sudore, degli uomini e dei quadrupedi, nonché le gesta, i valori e le virtù fondanti dei Cavalieri, affrontando un’impresa dai toni epici.
I militari sono stati ospitati dal "Savoia Cavalleria" nelle strutture del Centro Ippico Militare. Due le squadriglie in viaggio, ognuna composta da quattro binomi a cavallo. La prima lo scorso 30 settembre è partita da Lecce, città che oggi ospita la Scuola di Cavalleria, la seconda il 3 ottobre da Venaria Reale, prima sede della Scuola di Cavalleria. Raggiungeranno Roma venerdì dove l’evento avrà il suo epilogo in piazza di Siena. Le tappe prevedono l’incontro con le autorità locali e momenti di condivisione con i cittadini. E oggi, infatti, alle 9.30 una pattuglia di Cavalleria farà tappa nel centro storico dove, in piazza Dante, saluterà il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna in rappresentanza dell’intera comunità grossetana.
Domenica i "Cavalieri" sono sttai accolti in piazza del Campo, a Siena, dove in una sorta di collegamento con la storia uno squadrone d’onore schierato in armi ha visto tornare nella città del Palio i Cavalieri del reggimento "Savoia Cavalleria" dopo oltre un secolo, in quanto sede di un loro distaccamento tra il 1903 e il 1904.
La Squadriglia, riprendendo il suo viaggio verso Roma ha attraversato il confine con la nostra provincia passando per Civitella Marittima, Paganico e Batignano per poi giungere a Grosseto dove, il tenente colonnello Andrea Cavalli (in sella a Valchiria), il sergente Isabella Milesi (su Fierezza), il primo graduato Daniele Lucchese (su Furioso) ed il caporal maggiore Adriano Fiorentino (in sella ad Astrid), sono stati ospitati appunto dal "Savoia Cavalleria" nelle strutture del Centro Ippico Militare intitolato al colonnello Alessandro Bettoni Cazzago, 55° comandante del reggimento e figura di primo piano nel campo dell’equitazione sportiva a livello internazionale.
Il connubio, forte e di reciproca stima fra la città e il "Savoia" è nato nel 1996, anno in cui il reggimento ha preso servizio nella caserma sulla via Scansanese. Un rapporto così saldo che nel 2016 il Comune di Grosseto ha conferito la cittadinanza onoraria al "Savoia", uno dei reggimenti più antichi dell’Arma di Cavalleria dell’Esercito Italiano. La Maremma rappresentava quindi una tappa obbligata per questa iniziativa che in qualche modo rende omaggio ad una terra che ha dato i natali al celebre Albino, ricordato da tutti come il "Cavallo d’Italia", eroe della campagna di Russia che proprio con "Savoia Cavalleria" ha scritto pagine epiche di storia militare caricando ad Isbushenskij il 24 agosto del 1942 e tornato in patria diverrà famoso nella memoria di tutti i bambini, negli anni ’50, come protagonista di una serie di strisce a fumetti pubblicate sul "Corriere dei Piccoli". Albino oggi è esposto nel bellissimo museo del reggimento allestito all’interno della caserma cittadina.