
Una risorsa da difendere. Sprecare l’acqua è un delitto
L’acqua dolce è un bene indispensabile, non a caso chiamato "oro blu", ma è anche una risorsa limitata. Ecco perché uno degli obiettivi più urgenti dell’"Agenda 2030" è "garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua", visto che la sua distribuzione sul nostro pianeta non è equa. Non tutti hanno facile accesso all’acqua potabile, soprattutto in Asia, Oceania e in Africa, ma anche dove fino ad ora l’acqua risulta sufficiente, in futuro le cose potrebbero andare diversamente.
Si parla infatti di "crisi idrica", un’espressione decisamente preoccupante.
A causa della crescita demografica e dei cambiamenti climatici l’acqua inizia a scarseggiare, tanto che in futuro potrebbero scoppiare tensioni e conflitti per questa ragione.
In effetti è già accaduto in zone dove il problema idrico si mischia ad altri fattori geopolitici, come in Darfur e in Burkina Faso. Ma allora quali soluzioni potrebbero aiutarci a preservare e incrementare questa risorsa così preziosa?
Esiste per esempio la desalinizzazione, basata sull’utilizzo di membrane che funzionano come dei filtri, le cui maglie sono piccole a sufficienza per far passare le molecole d’acqua, ma non quelle di sale, ottenendo perciò acqua dolce.
Questo sistema, però, necessita l’applicazione di sostanze chimiche che devono essere smaltite in modo opportuno per non creare danni all’ambiente. Ma controllando tale rischio, può considerarsi molto utile.
Il riciclo delle acque reflue è un’altra soluzione, che non considera le acque reflue come un prodotto da smaltire, ma da riutilizzare dopo averle trattate e purificate adeguatamente.
Per poterlo fare, però, si deve raggiungere un certo grado di qualità, soprattutto igienico-sanitaria, quindi la tecnologia sta cercando di mettere a punto nuovi sistemi alternativi di trattamento per ottenere un elevato grado di qualità dell’acqua a costi contenuti.
Esistono, inoltre, sistemi che consentono, negli edifici, di recuperare e filtrare le acque piovane e le acque grigie (ovvero provenienti da apparecchi idrici di bagno e cucina) per impiegarle negli scarichi dei bagni, per irrigare le aree verdi e per altri utilizzi dove non è necessaria l’acqua potabile.
Questi sistemi possono contrastare la crisi idrica, ma è essenziale capire che l’acqua va intanto preservata, e non sprecata, e che tutti noi possiamo dare un piccolo grande contributo nelle scelte che compiamo tutti i giorni.