Alberto
Celata
Quasi mille supplenti in tutta la provincia di Grosseto per il nuovo anno scolastico ormai alle porte. Tre paesi che si scoprono, di colpo, senza medico di famiglia o con un pediatra disponibile solo 2 ore a settimana. E gli esempi potrebbero continuare, ma crediamo che bastino per rappresentare quel senso di quotidiana incertezza che spesso avvolge il rapporto tra servizi e cittadini e più in generale la nostra esistenza. I tanti supplenti nelle scuole del territorio danno un senso di precarietà sia a chi svolge questa professione che ai loro alunni. E’ vero che come diceva Eraclito, tutto scorre, tutto cambia, ma per certi contesti un po’ di stabilità non guasterebbe.
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