Uccisa in casa dal marito: "Non voleva seguirlo in Romania"

Omicidio di Pescia Fiorentina. L’uomo ha confessato di aver accoltellato la moglie e ha spiegato il motivo della sua violenza

Madalina Luminita, 32 anni, con il marito Adrian Luminita, 39

Madalina Luminita, 32 anni, con il marito Adrian Luminita, 39

Capalbio (Grosseto), 9 dicembre 2020 - Si era stancato di quella vita e dell’Italia. E voleva tornare a casa sua, in Romania. Ma sua moglie aveva detto di no. E lui, al culmine di una lite furibonda, l’ha uccisa con almeno dieci coltellate.

E’ questo il movente che ha spinto Adrian Luminita, 38 anni nativo di Botosani, ad ammazzare sua moglie, Madalina Luminita, 32enne, trovata in un lago di sangue nella dépendance dove vivevano come custodi di "Villa Tonci", splendida residenza immersa nella campagna di Pescia Fiorentina.

E’ stato l’uomo a raccontare tutto e a confessare l’orrendo delitto. Lo ha fatto nella tarda serata di lunedì, durante l’interrogatorio di garanzia al quale è stato sottoposto dal pm Valeria Lazzarini. Il magistrato, insieme ai carabinieri della Procura e quelli del Nucleo investigativo, hanno ascoltato le prime parole dell’uomo, assistito dal suo legale, l’avvocato Paolo Malasoma. L’uomo si trova ancora ricoverato alle Scotte di Siena, dopo esserci arrivato a seguito di quelle bruciature che aveva sul corpo, piantonato perchè in stato di arresto con l’accusa di omicidio.

"L’uomo – ha iniziato il suo legale – ha detto di aver avuto come un blackout durante una lite con la moglie e l’ha uccisa. Il motivo? Lui voleva tornare in Romania e chiudere questa parte della sua vita e lei faceva resistenze. Erano giorni che ne parlavano. Poi lunedì sera è scoppiata la lite e lui l’ha uccisa".

Adrian Luminita non ha saputo spiegare bene quello che è successo. "Ha avuto uno scatto d’ira – aggiunge l’avvocato –. Si volevano molto bene e la gelosia non c’entra niente. L’unico momento di attrito è stato questo in tutti i loro anni tra fidanzamento e matrimonio: lui voleva tornare a casa a lavorare e lei preferiva rimanere in Italia dove stava bene e si era inserita nella società".

E’ questo dunque il movente che ha scatenato la furia omicida del trentottenne nei confronti della donna. Una lite furibonda, in casa. Come conferma anche Malasoma. "Adrian Luminita è stato ferito con un coltello, alla gola e all’addome – dice l’avvocato – ed è dunque confermato che tra i due c’è stata colluttazione. Comunque l’uomo ha confessato, si è assunto tutte le sue responsabilità".

"Adesso – chiude il legale – dobbiamo aspettare l’interrogatorio di garanzia di fronte di giudice delle indagini preliminari che avverrà quando il mio assistito sarà dimesso dall’ospedale. Credo però che verrà confermata l’applicazione delle misure cautelari, perchè credo sarà ritenuto possibile il pericolo di fuga".