A Capalbio si torna a parlare di libri, in questo scorcio di fine agosto. Torna in piazza due Pini il "Premio Internazionale Capalbio Piazza Magenta". Venerdì alle 18 aprirà infatti il sipario sulla tredicesima edizione dello storico appuntamento capalbiese, la cui conduzione è affidata di nuovo alla giornalista Eleonora Daniele (nella foto), affiancata dall’attrice Irene Grazioli che leggerà alcune pagine tratte dai libri premiati. "Un Premio – sostengono i presidenti Mirella Serri e Giacomo Marramao – che si è venuto affermando con la più semplice e la più difficile delle formule: tenere insieme l’alta qualità dei prodotti intellettuali e la loro incidenza nella sfera pubblica. I premiati si inseriscono nella tradizione di Capalbio, splendida cittadina maremmana, terra di dibattiti, di confronto e anche di scontro di opinioni culturali e politiche destinate ad avere grande importanza sul territorio nazionale". Le opere sono state vagliate dalla giuria composta, oltre che da Serri e Marramao, da Furio Colombo, Giancarlo Bosetti, Matteo Fabiani, Marisa Garito, Maria Concetta Monaci, Denise Pardo, Giuppi Pietromarchi e dal sindaco di Capalbio, Gianfranco Chelini.
Sabino Cassese si aggiudica il premio per la saggistica politica con ‘Miseria e nobiltà d’Italia’ (Solferino), in cui il giurista, ministro della Funzione pubblica nel governo Ciampi, illustra pregi e difetti del Paese alle prese con la crisi. Il premio per la narrativa italiana va a Marco Ferrante con ‘Ritorno in Puglia’ (Bompiani), una storia che intreccia i sogni ci un imprenditorie progressista con le vicende e le ambizioni di un gruppo di migranti albanesi. Premio per la narrativa non fiction a Caterina Bonvicini per ‘Molto molto tanto bene’ (Einaudi), un romanzo che racconta il dramma quotidiano delle navi umanitarie in soccorso dei migranti. Premio alla memoria a Umberto Coldagelli, curatore del volume di Alexis de Tocqueville ‘Viaggio in America Stati Uniti e Canada 1831-32’ (Humboldt Books), un lavoro che sarà ripercorso e illustrato da Massimo Cacciari. Premio del territorio allo spettacolo a Cinzia Th. Torrini per ‘Sei nell’anima’, il film Netflix su Gianna Nannini. Premio per il ‘giallo di qualità’ a Fabrizio Roncone per ‘Il potere di uccidere’ (Marsilio), che intreccia le vicende di cardinali, killer, malavitosi e clochard. Premio per la traduzione a Marina Pugliano e Valentina Tortelli per ‘La casa rotta’ di Horst Krüger (Rizzoli). E infine, Premio alla carriera a Nadia Fusini.