NICOLA CIUFFOLETTI
Cronaca

Tassa di soggiorno e polemiche: "Un aumento? Sarebbe assurdo. I veri problemi sono altri"

Le associazioni di categoria bocciano senza appello l’ipotesi elaborata dal Governo. Chiedono una maggiore concertazione e di regolarizzare bene il settore dell’accoglienza.

Le associazioni puntano il dito contro il sistema di accoglienza turistica alternativo alle strutture professionali e chiedono interventi

Le associazioni puntano il dito contro il sistema di accoglienza turistica alternativo alle strutture professionali e chiedono interventi

L’ipotesi, perché ad oggi di questo si parla, di rimodulare la tassa di soggiorno con cifre più alte rispetto a quelle attuali non convince le associazioni di categoria. Nella bozza di decreto preparata dal Governo che molto fa discutere sono previsti rincari fino a 25 euro (negli alberghi dove si paga oltre 750 euro a notte).

Si parla invece di 10 euro in più per una stanza tra 100 e 400 euro, sempre a notte. Cifre che alla fine possono incidere in maniera pesante sul conto finale.

Inoltre il gettito della tassa di soggiorno potrebbe venire dirottato alla raccolta e smaltimento rifiuti.

"Per incentivare il turismo, più che individuare meccanismi di questo tipo per raccogliere fondi, è necessario andare a ragionare con i Comuni per definire insieme quali azioni possano essere utili all’incentivazione del flusso turistico – sostiene Stefano Feri, presidente di Cna Turismo e Commercio –. Inserire altre tasse o aumentare quelle già presenti non è certo la soluzione; sarebbe invece auspicabile andare ad analizzare come vengono impiegate le risorse raccolte con la tassa di soggiorno".

Andrea Biondi, direttore Confesercenti Grosseto aggiunge. "L’Imposta di soggiorno – dice – è divenuta spesso l’unica entrata per le casse comunali utilizzata per tamponare le difficoltà di copertura del bilancio, rispetto a destinarla allo sviluppo della destinazione turistica".

Sono pochi i Comuni che in tutta la provincia, sottolinea Biondi, coinvolgono le rappresentanze del tessuto economico del turismo nella discussione sulla determinazione dell’imposta di soggiorno comunale, e sull’impiego: "Solo Castiglione della Pescaia – prosegue – è un esempio virtuoso di concertazione".

Per Gabriella Orlando, direttricedi Confcommercio Grosseto la tassa di soggiorno è un falso problema: "La vera questione da affrontare è il cortocircuito che si crea nel campo dell’accoglienza turistica con ville, appartamenti o addirittura singole stanze che vengono trasformati in posti letto da offrire completamente al nero". Un mondo sommerso che per Orlando deve emergere.

"Se e quando si interromperà questo cortocircuito e il sistema della ricettività turistica sarà normalizzato il problema dell’imposizione della tassa di soggiorno sarà notevolmente ridimensionato, perché non vi saranno più le forte disparità che si registrano oggi".

"L’auspicio è che questa ipotesi venga rimodulata – dice Mauro Ciani, segretario generale di Confartigianato Imprese Grosseto –. Gli introiti derivanti dalla tassa di soggiorno devono essere utilizzati per iniziative a favore delle attività economiche interessate".