REDAZIONE GROSSETO

Sull’Amiata ecco il progetto "Solio"

Due cooperative locali e due partner di ricerca insieme, per migliorare le pratiche di lavorazione delle olive

L’olio prodotto dagli olivicoltori del Monte Amiata è divenuto un prodotto su cui puntare. A dirlo, in primo luogo, è la qualità eccelsa di alcuni oli di Olivastra Seggianese, a confermarlo sono le azioni che le varie realtà del settore stanno mettendo in campo per immettere nel mercato oli pregiati. Va in questa direzione il nuovo progetto dedicato alla filiera olearia amiatina. Si chiama "Solio", acronimo di "Soluzioni per l’aumento del valore organolettico dell’olio extravergine di oliva attraverso l’applicazione di Innovazioni nella filiera Olearia". Si pone l’obiettivo di incrementare la qualità dell’olio extravergine di oliva, valorizzando in particolare le peculiarità olfattive dell’olio di Olivastra Seggianese (Olio Seggiano Dop) e di quello proveniente dalle cultivar toscane (Olio Toscano Igp). Il percorso coinvolge due realtà cooperative amiatine che raccolgono produttori di tutto il territorio. Capofila del progetto è La Seggianese Società Cooperativa Agricola e l’altro partner è la Colline Amiatine Società Agricola Cooperativa.

"Innalzare la qualità complessiva degli oli prodotti all’interno dei frantoi cooperativi e quindi aumentarne potenzialmente il prezzo di vendita e di conseguenza la remunerazione per i soci è fondamentale per il nostro futuro – dichiarano Marta Gigliotti e Simone Governi, rispettivamente presidenti de La Seggianese e delle Colline Amiatine –. Progetti del genere sono fondamentali per portare innovazione nelle pratiche agricole rendere più competitive le nostre realtà". A loro si affiancano il Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche) Ibe (Istituto per la BioEconomia) e il Dipartimento di Chimica e Chimica industriale (Dcci) dell’Università di Pisa. Per raggiungere l’obiettivo prefissato sono stati individuati quattro pacchetti di lavoro diversi, ma strettamente collegati tra loro: controllo dell’origine delle partite di olive in arrivo, caratterizzazione delle olive delle partite in frantoio, miglioramento delle variabili di lavorazione e analisi delle componenti volatili degli oli. Il costo complessivo del progetto è di 110.991 euro, in parte sostenuto da un contributo di 99.891,90 euro della Regione Toscana. Coordinatore tecnico del progetto è Giovanni Alessandri dello Studio Agricis, mentre il responsabile scientifico è Claudio Cantini del Cnr-Ibe di Follonica.

Nicola Ciuffoletti