REDAZIONE GROSSETO

"Strada 439 ormai dimenticata"

Nuovo asfalto in alcuni tratti, ma resta il problema degli interventi strutturali. La denuncia di Fedeli.

Una strada senza speranze. Le speranze sono qulle di vedere conclusa la sua ristrutturazione e adeguamenio dopo un trentennio di annunci, impegni, passaggi di competenze da un ente all’altro. Stiamo parlando dell’orai nota strada statale 439 "Sarzanese – Valdera" che da Follonica arriva sino a Volterra percorrendo l’interno delle Colline Metallifere. Forse proprio i cambiamenti di competenze hanno rappresentato il segreto del suo destino.

Dapprima sotto la Regione, poi alla Provincia di Grosseto, seguito dal ritorno alla Regione con l’ordine di sospenderne i lavori di ampliamento nel tratto da Valmora a Cura Nuova nel territorio comunale di Massa Marittima rimasto quello che era ad eccezione della asfaltatura della carreggiata lasciando però la strada stretta, pericolosa, non adeguata a sopportare un traffico elevato soprattutto in estate. Motivo della sospensione l’esistenza almeno visibile sul cartaceo della ferrovia Massa-Follonica non più in funzione dal 1943 quando fu teatro di un drammatico bombordamento aereo da parte delle truppe tedesche. "Eppure, afferma il segretario provinciale del Pci Luciano Fedeli, i soldi c’erano, 2,5 milioni di euro, proprio per allargare e completare con il tappeto tutta la tratta".

Fedeli se la prende soprattutto con il Comune di Massa Marittima e il suo sindaco che "pur essendo in consiglio provinciale non ha mai sollecitato quel progetto. L’impedimento sarebbe rappresentato dal tracciato della vecchia Ferrovia Massa – Follonica che non si può toccare perché considerata un patrimonio storico-culturale. Un patrimonio quasi invisibile, aggiunge Fedeli, in quanto scomparso tra vegetazione naturale, pollai, orti ed altro ma la strada non la si può toccare".

Attualmente,strano a dirsi è stato eseguito un intervento di semplice manutenzione al suo fondo stradale con la conseguenza di dotare la sua intera lunghezza da Valmora a Cura di una striscia continua che impedisce ogni e qualsiasi tentativo di sorpasso. Evidenti gli ingorghi che vi si creano e le proteste degli automobilisti in transito. A giudizio del PCI siamo di fronte ad un intrigo che appesantisce fortemente il quadro della viabilità nell’entroterra dell’Alta Maremma tagliandola fuori dai collegamenti veloci con i maggiori centri regionali.

Gianfranco Beni