
Il Pd ha depositato in Parlamento un emendamento alla legge di bilancio in cui si chiede al Governo il finanziamento dei due lotti della Tirrenica per i quali ci sono già i progetti. "Si tratta – dice Marco Simiani, parlamentare grossetano del Pd – del lotto che va da Tarquinia a Pescia Romana, il cui progetto è già stato valutato positivamente dal Consiglio superiore dei lavori pubblici, e del lotto che va da Pescia Romana ad Ansedonia. In questo secondo caso il pronunciamento del Consiglio superiore dei lavori pubblici ancora non c’è, ma il progetto dovrebbe essere valutato nelle prossime settimane, in modo tale che, come nel caso del tratto precedente sul quale una valutazione positiva è già arrivata, si possa subito passare agli appalti".
"Ora il governo non ha più scuse – continua Simiani –, perché i progetti ci sono e quindi devono esserci anche le risorse". Una volta accantonata l’idea di realizzare un’autostrada, la scelta compiuta due anni fa è stata quella di passare la competenza da Sat ad Anas per ammodernare l’Aurelia e risolvere il problema delle carreggiate strette, dell’assenza di corsie di emergenza e dei troppi incroci a raso. Ci sono degli investimenti sostenuti da Sat che dovranno essere compensati, ma i progetti dovranno comunque passare ad Anas. L’iter per l’acquisizione dei progetti è infatti iniziato e il primo, quello tra Tarquinia e Pescia Romana, è già stato valutato positivamente. Con la speranza che la stessa cosa avvenga anche per quello tra Pescia Romana e Ansedonia, il Pd chiede al governo di metterci i soldi per passare ai bandi. Questo tratto, infatti, è uno dei più pericolosi dell’Aurelia, poiché per circa dodici chilometri corre ancora su due sole corsie: una per senso di marcia. Se poi per il tratto da Grosseto a San Pietro in Palazzi grosse difficoltà non dovrebbero esserci, resta ancora irrisolto il problema del tratto orbetellano, quello che da Grosseto deve ricongiungersi ad Ansedonia e che comprende i due nodi ancora da sciogliere: Albinia e Orbetello Scalo, per i quali ancora non è ben chiaro dove la strada dovrebbe passare.
Riccardo Bruni