REDAZIONE GROSSETO

I problemi dei cittadini. "Grosseto, purtroppo, non è più sicura"

La Stazione, la Saracina, ma anche il piazzale di via De Amicis, a Barbanella, sono considerate le zone più pericolose

Sicurezza

Grosseto, 14 gennaio 2020 -  La sicurezza. Quella percepita e quella che effettivamente sta diventando una specie di neo per tutte le amministrazioni che cercar di fare qualcosa. A Grosseto la situazione non è bella. Anzi. Il crollo nella qualità della vita, che ha visto precipitare la provincia, nelle ultime posizioni, si riverbera anche nelle parole dei cittadini. "Grosseto non è assolutamente una città sicura e dove si può vivere tranquillamente come 20 anni fa – inizia Pino Pavone –. Io abito nella zona della Saracina e, appena fa buio, è pericoloso anche uscire di strada: ci sono persone che spacciano droga. Le forze dell’ordine non si vedono da settimane e gli spacciatori fanno quello che vogliono". Poi prosegue: "Credo che servano più telecamere nella zona, perché altrimenti le cose non potranno che peggiorare. In inverno, durante le ore serali, succede di tutto e soprattutto nel fine settimana. E’ un continuo viavai di persone che vengono a rifornirsi di droga e non solo".  

Ma non solo alla Saracina. Secondo Piero Martelli anche alla stazione la situazione è la stessa: "Girano persone poco raccomandabili anche quando è giorno – inizia –. Capisco che la zona della stazione, in ogni città, è quella più critica, ma a Grosseto ci sono dei punti veramente pericolosi. Purtroppo c’è poca sicurezza anche perché latitano le forze dell’ordine che nella zona si vedono raramente e solo di sfuggita. Magari raddoppiare i servizi servirebbe come deterrente anche per quelli che non hanno niente da perdere". Stesso discorso per via Sauro: "La notte è pericoloso uscire – aggiunge – ed è sempre peggio". Controcorrente invece va Valentino Latini . Vive a Grosseto e lui, come molte altre persone, ritiene che il problema della sicurezza non sia poi così di stringente attualità. dobbiamo drammatizzare e dipingere Grosseto come una città pericolosa – dice –. Riconosco che nella zona della stazione e nelle adiacenze della ferrovia ci siano delle persone poco raccomandabili. Ma credo anche che con l’aumento delle telecamere la situazione sia andata via via migliorando. Sicuramente di pattuglie della polizia in giro se ne vedono poche, ma rispetto ad alte città non possiamo dire che tutto va male".  

Enzo Biagini , invece, è molto critico. "Abito nella zona di via Bonghi – dice – e la sera è meglio stare in casa. Il palazzo Cosimini è diventato il ricettacolo di tutto quello che di peggio si può pensare. Purtroppo ci sono degli spazi pubblici che sono tenuti male e sono diventati il ricettacolo per degrado e spacciatori. L’amministrazione comunale dovrebbe prendere dei provvedimenti al più presto". Sulla stessa lunghezza d’onda anche Eugenio Fabrizi : "Non c’è tanta sicurezza ma non bisogna drammatizzare – chiude – anche rispetto ad alte città. Ci sono però dei punti a Barbanella, tipo il piazzalone di via De’Amicis, dove c’è spaccio di droga continuo. Diciamo che quella è una zona completamente dimenticata".  

Matteo Alfieri © RIPRODUZIONE RISERVATA