Si apre la stagione espositiva a Vetulonia. Quattro quadri etruschi al "MuVet"

La mostra "Quadri etruschi raccontano" al MuVet-Museo Civico Archeologico di Vetulonia presenta quattro lastre etrusche recuperate dalla Guardia di Finanza. Un'occasione per riflettere sull'importanza della conservazione del patrimonio storico-artistico. Inaugurazione oggi alle 17, con la presenza di autorità e esperti del settore.

Si apre la stagione espositiva a Vetulonia. Quattro quadri etruschi al "MuVet"

Si apre la stagione espositiva a Vetulonia. Quattro quadri etruschi al "MuVet"

La mostra "Quadri etruschi raccontano. Il mito e il rito da Caere a Vetulonia. Un nuovo straordinario recupero della Guardia di finanza" oggi alle 17 inaugura la stagione espositiva 2024 del MuVet-Museo Civico Archeologico "Isidoro Falchi" di Vetulonia. Protagoniste esclusive dell’allestimento sono quattro lastre etrusche in terracotta dipinta provenienti da scavi clandestini a Cerveteri.

"Le lastre – dice Simona Rafanelli, direttrice del MuVet – sono state ritrovate nel corso di scavi clandestini e destinate a essere illecitamente esportati. Arrivano a Vetulonia grazie ad una pluriennale collaborazione tra il museo e la Sezione Tutela Beni Demaniali della Guardia di finanza di Roma e al consenso della Soprintendenza Archeologia per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale".

"La mostra – dice la sindaca Elena Nappi – torna a porre l’accento sul tema principe del nostro museo e sulla sua vocazione, gli Etruschi, che in questi ultimi due anni hanno dialogato con i Romani e con il mondo contemporaneo, sottolineando la loro attualità nel pensiero e nelle forme d’arte realizzate. Le lastre rappresentano una testimonianza preziosa del passato glorioso della civiltà etrusca e ci invitano a riflettere sull’importanza di preservare e valorizzare il nostro patrimonio storico e artistico".

All’inaugurazione saranno presenti anche Margherita Eichberg (soprintendente Archeologia per la provincia di Viterbo e per l’Etruria Meridionale), Daniele Federico Maras, Leonardo Bochicchio e Rossella Zaccagnini (Soprintendenza Archeologia). Manuel Carbonara e Fabio Calabrese (Sezione Tutela Beni Demaniali della Guardia di finanza di Roma). L’esposizione sarà visitabile fino al 5 maggio.