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Sfrattato con tre figli: "Qualcuno mi aiuti"

"Per il Covid non lavoravo, ma adesso sì. Ora non so dove far dormire la mia famiglia"

L'uomo è costretto a dormire in macchina. Teme che gli portino via i figli

Grosseto, 21 luglio 2022 - Da qualche giorno, ormai, per vedere i suoi tre figli (il più grande ha solo 11 anni) si piazza sotto l’albergo a Castel del Piano. Quando cala la notte, li saluta, insieme alla moglie e lui dorme in auto. Da oggi non potrà più fare neppure quello. Sì perchè Arafa Semen, 45enne pizzaiolo egiziano, dopo aver ricevuto lo sfratto esecutivo circa dieci giorni fa dal suo appartamento a Grosseto, da oggi non avrà più un tetto sopra la testa dove far dormire la sua famiglia.

"Sono disperato – inizia – abito a Grosseto da 14 anni, sono un pizzaiolo e ho sempre lavorato. Cosa che sto facendo anche in questo momento a Castiglione". La sua vita sembrava indirizzata in una tranquilla routine. Poi è arrivato il Covid. Che ha spezzato speranze e sogni.

"Sono stato senza lavoro per circa un anno - racconta - non per colpa mia. E non potevo più pagare l’affitto della casa. E’ arrivato lo sfratto". Quando ha ricominciato a lavorare i debiti lo hanno travolto: è dovuto uscire di casa e si è rivolto ai servizi sociali: "Mi hanno trovato per due settimane un albergo a Castel del Piano per la mia famiglia – racconta tra le lacrime – ma l’assistente sociale mi ha già comunicato che il bonus a loro disposizione è finito. E adesso la famiglia dovrà uscire". Oggi infatti la famiglia di quattro persone non saprà dove trascorrere la notte.

"Sono disperato e chiedo l’aiuto delle istituzioni – aggiunge il pizzaiolo egiziano – Non ho soldi per pagare l’albergo e domani (oggi ndr.) saremo in mezzo ad una strada. Mi hanno anche detto che se non riuscirò a far fronte ai problemi della mia famiglia, i miei bambini verranno presi e dati in affidamento.

Questa cosa non la potrei sopportare e io e mia moglie ci uccideremo. Mi hanno anche detto di comprarmi una tenda e andare in un campeggio. Ma come faccio?". Una storia brutta con un finale molto incerto: "Sto lavorando ma di più non posso fare, mi sto dando da fare per cercare un’altra sistemazione ma è impossibile. Ho chiamato anche i carabinieri. Chiedo aiuto a tutti, non ce la faccio più".