
Un momento della preparazione da parte dei ragazzi delle puntate del podcast
MANCIANO
"Il nostro obiettivo è quello di trasformare il tempo di attesa in nuove opportunità". È forse racchiuso tutto in frase l’idea che Laura Zaganella e Meri Mazzoni hanno della casa di riposo dove lavorano. Zaganella è animatrice e Mazzoni è fisioterapista, entrambe lavorano a La Cupolina, la Rsa di Manciano che ospita 45 anziani e le loro giornate lavorative sono dedicate al benessere degli ospiti. È qui, tra i racconti delle ospiti che è nata l’idea di mettere in piedi un podcast che per ora racconta storie di donne: "Tutto è nato dalla consapevolezza di dover stare sempre al passo con i tempi – spiega Zaganella - per rimanere anche noi sempre connessi con il presente". Così alcune storie, anche forti, che gli anziani hanno raccontato con leggerezza e disinvoltura a Zaganella e Mazzoni sono state riscritte per una lettura al microfono. "La realizzazione di questo progetto – spiegano - è nata dalla grande ricchezza di testimonianze che abbiamo all’interno della nostra casa di riposo, testimonianze importanti da non banalizzare". L’idea c’era, le parole anche, serviva però qualcuno che leggesse in chiave "podcast". È in questo passaggio che sono intervenuti alcuni studenti dell’Istituto Zuccarelli, le voci sono infatti di: Emma Fanciulletti, Flaminia Rinaldi, Isabella Ciobanu, Michela Pellegrini, Viola Conti.
"È molto bello aver visto due generazioni confrontarsi e collaborare a un progetto – ha detto con una voce carica di entusiasmo Zaganella e Mazzoni – così per tutta la parte tecnologica ci siamo affidati ai giovani e il giorno della festa della donna è uscita su You tube la prima puntata". La messa in onda l’otto marzo non è un caso. "In questo episodio le protagoniste sono le donne. – spiegano – Donne straordinarie che hanno attraversato la vita resistendo con grande coraggio a chi ha cercato di soffocare i loro sentimenti e desideri. Donne che oggi possono finalmente mettersi un rossetto". Una storia che senza dubbio colpisce l’ascoltatore è quella un’ospite che da giovane fu inserita in una rivista e scelta da quello che poi è diventato suo marito, esattamente come oggi si può fare online con un paio di scarpe. "Siamo entrati in punta di piedi nelle vite di queste donne – raccontano – e i loro racconti ci hanno emotivamente travolto come un fiume in piena". Il podcast diventa un mosaico di storie, i nomi delle donne sono inventate ma gli elementi che caratterizzano le storie sono reali. Come quella di Paola, donna del sud cresciuta in una famiglia numerosa e povera, un giorno venne contattata dal mediatore per assegnarle un marito toscano. Dopo due incontri si sposano anche se la donna racconta: "Io non ero molto convinta perché lui era più grande di età e burbero, io ero e sono piena di gioia. Purtroppo ho dovuto dire di si perché portava una buona dote in denaro. Salii su quel treno che mi portò via dal mio paese dove non sono più tornata". Il Podcast pubblicherà una puntata al mese, ogni volta focalizzandosi su argomenti di vita diversi. Questo progetto si avvale della collaborazione di varie figure del territorio che comprendono anche i comuni limitrofi, come la consulta per il sociale di Pitigliano e consiglio comunale dei giovani sempre di Pitigliano. Il progetto si sta diffondendo e si sono aperte nuove collaborazioni con altre case di riposo della zona. "Il progetto – concludono – è modo per far capire che la casa di riposo non è un punto di arrivo ma un nuovo capitolo della vita, tutto da scrivere".
Nicola Ciuffoletti