Sequestro di polpi e aragoste. Poi donazione alle associazioni

La Guardia costiera di Porto Santo Stefano sequestra polpi e aragoste privi di tracciabilità. Dopo il controllo, i prodotti vengono devoluti in beneficenza alle associazioni locali. I controlli continueranno per tutelare le risorse ittiche.

Sequestro di polpi e aragoste. Poi donazione alle associazioni

Sequestro di polpi e aragoste. Poi donazione alle associazioni

Donati in beneficenza polpi e aragoste sequestrati, erano privi della prevista tracciabilità.

I militari della Guardia costiera di Porto Santo Stefano, sotto il coordinamento del Centro di controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Livorno, nell’ambito delle attività di monitoraggio lungo il territorio di giurisdizione mirate alla tutela delle risorse ittiche hanno sequestrato circa 100 chili di polpi e sei esemplari di aragoste, rinvenuti a bordo di un veicolo adibito al trasporto di generi alimentari e diretto verso un centro di distribuzione. Il veicolo, in base a quanto appurato dall’Ufficio circondariale marittimo di Porto Santo Stefano, trasportava specie ittiche sprovviste della documentazione che ne attestasse la provenienza, in violazione quindi della normativa nazionale ed europea vigente. A carico del conducente del mezzo è stato quindi emesso un verbale amministrativo di 1500 euro, oltre al sequestro dei prodotti da parte dei militari. Un bel gesto quello poi portato avanti dalla Giardia costiera: i polpi e le aragoste non sono infatti andati sprecati. Il prodotto ittico sequestrato, a seguito di autorizzazione sanitaria e verificata l’idoneità al consumo umano da parte dell’Asl di Grosseto, è stato poi devoluto in beneficenza alle associazioni benefiche presenti sul territorio. I controlli da parte della Guardia costiera di Porto Santo Stefano continueranno anche nei prossimi giorni a salvaguardia e tutela dell’ambiente e degli stock ittici.