Sequestro al Campese Sigilli al porticciolo e diciannove indagati

Tra questi ci sarebbero anche il sindaco Ortelli e sette consiglieri comunali. Blitz ieri all’alba da parte dei carabinieri e dei militari della Capitaneria di Porto .

Sequestro al Campese  Sigilli al porticciolo  e diciannove indagati

Sequestro al Campese Sigilli al porticciolo e diciannove indagati

di Matteo Alfieri

Blitz sulla spiaggia di Giglio Campese: è stato infatti sequestrato il porticciolo e le imbarcazioni ormeggiate tra la spiaggia e la torre. L’operazione congiunta è scattata all’alba di ieri quando sulla spiaggia dell’isola sono arrivati i carabinieri della Procura di Grosseto insieme ai militari della Capitaneria di Porto con le motovedette. A firmare il decreto di sequestro è stato il giudice per le indagini preliminare del tribunale di Grosseto, Sergio Compagnucci su richiesta della Procura di Grosseto.

Diciannove le persone iscritte nel registro degli indagati: tra questi ci sono il sindaco Sergio Ortelli e sette consiglieri comunali. Insieme a loro ci sono l’architetto del Comune, i titolari del diving e anche i noleggiatori di barche. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Salvatore Ferraro. Secondo l’accusa, che è occupazione abusiva di suolo demaniale (in questo caso il mare), quel piccolo porticciolo non è censito nelle mappe e sarebbe stato quindi realizzato abusivamente, anche se esiste da sempre. Lo scorso anno sembra che il Consiglio cmunale abbia deliberato l’installazione di una fune, il cosiddetto "corpo morto", per permettere l’ormeggio delle barche in completa sicurezza.

Addirittura in quel pezzo di spiaggia, occupato abusivamente dalle imbarcazioni, era stata emessa dal sindaco Sergio Ortelli anche un’ordinanza di divieto di balneazione. Nel mirino della Procura sarebbero finite anche ordinanze per la gestione di un porticciolo che non aveva le carte in regola per essere messo in piedi.

Il numero degli indagati è comunque destinato ad aumentare: sono trentacinque le barche ormeggiate che sono state messe sotto sequestro, ma durante l’estate la zona può ospitare fino a 250 piccole imbarcazioni da diporto.

Per la gestione degli ormeggi tra l’altro, per i quali non esiste negli atti del Comune una richiesta di concessione, gli ormeggiatori, a quanto sembra, avrebbero dato vita a liti furibonde. Discussioni che avrebbero portato a denunce che hanno fatto avviare le indagini.