
Scoprire la montagna. Ancora turisti grazie a bici trekking e al forest bathing
Archiviata la stagione estiva l’Amiata si presenta ancora più attraente, almeno agli occhi dei turisti e dei tanti amanti delle attività all’aria aperta.
L’autunno ha fatto il suo ingresso e sul Monte Amiata a ricordarlo non è solo il calendario ma le mille sfumature di colore della vasta faggeta e dei tanti castagneti che abbracciano i borghi. L’autunno qui, nella montagna della provincia di Grosseto, è atteso per tanti motivi, principalmente perché per operatori turistici, ristoratori e anche agricoltori – in questo caso castanicoltori – è sinonimo di economia. Per quanto riguarda gli operatori del settore turistico, dopo una buona (ma non buonissima) stagione estiva il lavoro continua ad esserci.
"In questo momento abbiamo turisti, italiani ma soprattutto stranieri che amano fare attività all’aria aperta, come trekking ed escursioni in bike o ebike – spiega un albergatore amiatino che ha la struttura proprio a ridosso della montagna –. Sarebbe anche il momento ideale per andare a cercare i funghi, e molti italiani vengono a trovarci perchè amano questa attività". La stagione dei funghi non è stata, almeno per il momento, molto generosa ma sufficiente per garantire alcuni eventi che propongono piatti tipici a base di funghi (oltre che di castagne). Proprio gli eventi autunnali sono un altro attrattore in grado di richiamare molti turisti nei borghi di montagna e nel mese di ottobre ce ne sono veramente molti. L’Amiata, soprattutto in autunno, rimane meta prediletta di chi ama stare a stretto contatto con la natura. A tal proposito alcuni boschi amiatini sono stati certificati per fare i cosiddetti "forest bathing", tradotto "bagni di foresta". Il Monte Amiata è la prima montagna d’Europa certificata per il forest bathing. Sostanzialmente il forest bathing non è propriamente come bagnarsi nell’acqua ma immergersi completamente nella natura del bosco e trarne benefici. Sono un totale di cinque le aree certificate per la funzione salutistica, 3 fanno parte del consorzio forestale dell’Amiata grossetana e sono nel comune di Castel del Piano (La Montagnola), a Seggiano (Pozzo Stella) e a Santa Fiora Fonte delle Monache per un totale di circa 70 ettari di faggi. Altre due aree nel versante senese, nei boschi della società Macchia Faggeta (circa 23 ettari).
Nicola Ciuffoletti