
Schiamazzi notturni e atti di vandalismo non fanno bene al turismo follonichese. Ne sa qualcosa Chiara Pierini, titolare dell’albergo Ausonia, a due passi dal mare nel centro della città. "I miei clienti si lamentano delle urla provenienti dalla strada nel cuore della notte. Minacciano di andarsene. Due coppie lo hanno già fatto. Dovevano stare una settimana ma se ne sono andate esasperate" racconta Chiara Pierini. "Il mio timore non è tanto per quest’anno ma per il prossimo – dice l’imprenditrice – mi chiedo se le persone che adesso hanno deciso di rimanere, il prossimo anno torneranno a Follonica. È a questo che dobbiamo pensare". Dunque gli effetti negativi di schiamazzi e vandalismo sul turismo potrebbero farsi sentire negli anni a venire. "Nei giorni scorsi ho scritto al Prefetto e gli ho chiesto un appuntamento per parlare di questo problema insieme anche alle associazioni di categoria". "Anche nel 2019 c’erano schiamazzi in strada ma non così – prosegue Pierini –. Cafonaggine e ubriachezza quest’anno hanno superato il limite. Ritengo che non si sia dato il giusto peso alle avvisaglie e poi c’è chi vende alcolici a questi giovani, spesso minorenni". Chiara Pierini dice che le persone si rivolgono a lei per segnalare giovani negli appartamenti, spesso 10-12 per volta, che fanno confusione. "Io non posso fare nulla. Ci vuole un controllo radicale – dice Pierini – non solo dei locali, ma anche di appartamenti, rivendite e supermercati". Poi punta il dito contro chi voleva fare di Follonica la città del turismo giovane. "Questi sono i risultati – prosegue Pierini –. Questo tipo di turismo ne manda via altri. I diversi tipi di turismo devono convivere ma è impossibile per famiglie con figli piccoli, persone anziane ma anche più giovani in cerca di tranquillità, riposare in situazioni simili. La gente è esasperata, sta montando la rabbia e questo non può non preoccupare". "Follonica non è abituata al turismo becero. Lamentele ci sono" le fa eco Pietro Gavazzi titolare dell’hotel Giardino, in centro città. "Quest’anno purtroppo ci troviamo tanti ragazzi che hanno preso case in affitto e che la notte vanno in giro a fare confusione. È un fenomeno difficile da arginare. Ci accorgiamo, adesso che sono chiuse, della funzione sociale che hanno le discoteche. I nostri clienti si lamentano ma per ora non se ne sono andati. Follonica non merita tutto questo". "Con le discoteche chiuse i ragazzi se ne stanno per strada e sulla spiaggia" dice Luca Passini, titolare della Lampada di Aladino, storico albergo di Senzuno. "Una coppia se ne è andata la mattina dopo il suo arrivo a causa degli schiamazzi per cercare una soluzione più tranquilla – dice Passini –. Altre persone si sono lamentate e noi abbiamo applicato uno sconto dal 30 al 40% sul loro soggiorno per evitare che se ne andassero. Il nostro portiere durante la notte esce e invita i gruppi di giovani alla calma ma senza risultato. Certo non è la stagione che uno si aspettava. A giugno si è fatto meno della metà del 2019". Tutti concordano nel definirlo un problema sottovalutato. E così ai mancati incassi a causa del covid-19 adesso si aggiungono i minori introiti provocati da chi lascia gli alberghi in cerca di tranquillità o gli sconti applicati per evitare defezioni. Gli stabilimenti balneari sono invece stati costretti ad assumere guardiani notturni per evitare danni. Come Mario Lari gestore del bagno Nettuno a Pratoranieri. "Danni non ne ho avuti ma i miei clienti spesso di lamentano degli schiamazzi che impediscono il riposo notturno".
Angela D’Errico