"Scelta abominevole, ma ora basta La politica pensi a cose più serie"

"Ci sentiamo di interpretare la voce dei cittadini grossetani che sono stanchi della politica degli slogan, delle guerre intestine su nomi delle vie (Almirante si, Almirante no) per colpa delle quali tutti i giorni la stampa locale è obbligata a rinvenire e pubblicare comunicati con nuove prese di posizione, proposte referendarie di nulla efficacia concreta e potenziale sperpero di denaro pubblico, piuttosto che la volontà nell’attenzionare i veri problemi concreti che affliggono la realtà economica e sociale della città di Grosseto". Inizia così la nota di Azione Grosseto. "Via Almirante? Un’abominevole sciocchezza: ma ora basta. Che si faccia un passo indietro da tutte le parti – aggiunge Antonio Tronconi – si finisca con gli insulti, le minacce, le prove di forza da palestra per culturisti. Siamo stanchi di veder evidenziare problemi che sembrano messi sul campo come armi di distrazione di massa, campanello di allarme evidente della palese incapacità di volare alto su tematiche ben più di spessore all’ordine del giorno". Secondo Azione ci sono problemi ben più gravi: "Saracinesche di attività commerciali che si abbassano per sempre – chiudono – accoglienza alberghiera in centro storico azzerata , forse caso unico in Italia, strade dissestate, periferia come il Bronx, raccolta differenziata fallimentare e via dicendo, in un elenco senza fine. C’è una sorta di presunzione della rappresentanza politica locale nel concentrarsi con lezioso zelo su tematiche morali, nelle quali si svilisce tutta la materia, nel momento in cui l’elaborazione di tali atti si tramuta in ininfluenti mozioni non finalizzate al pragmatismo ma ad una mera pratica filosofica scollegata dalla realtà e dalla concretezza. Non è questo triste teatrino che gli elettori hanno preteso con il loro voto ed a noi tutto questo pare una offesa al principio del mandato esplicitato con il voto elettorale amministrativo. Che sindaco assessori, maggioranza e minoranza si fermino finalmente a riflettere".