
Roman Trotsenko (nella foto) non sarebbe formalmente il socio di maggioranza relativa della Seam, perché le quote della società che controlla la Ilca Srl (che detiene il 35 per cento delle quote Seam) sarebbero intestate non a lui, ma alla moglie.
E’ quanto ha ricostruito l’inviato della trasmissione "Report" spiegato poi nel servizio andato in onda ieri sera su Rai 3.
Le quote della Seam, la società di gestione dello scalo civile cittadino, sono divise fra la Ilca Srl (35 per cento, appunto), la Provincia di Grosseto (25 per cento), la Regione (7 per cento) e altri soci, e la "Ilca" (che ha sede a Firenze) è una società controllata dalla "Aeon" che, a sua volta, fa capo alla "Plutoword" con sede a Nicosia, nell’isola di Cipro, il cui amministratore risuta essere l’armeno-cipriota Tigran Aristakesyan.
L’oligarca russo Roman Trotsenko, proprio in virtù del suo ingresso nella Seam, fu insignito dall’ambasciatore italiano a Mosca dell’onorificenza di Ufficiale dell’Ordine della Stella d’Italia, ma in realtà – secondo Report – la nomina avrebbe dovuto essere della moglie Sofia, in quanto sarebbe lei la vera titolare delle quote societarie della "Plutoword" e, quindi, di conseguenza la "vera" socia anche della Seam.
Trotsenko, infatti, sarebbe risultato l’intestatario delle azioni fino al 2015, anno in cui ci sarebbe stato il trasferimento – appunto – alla consorte.
L’oligarca russo, in ogni caso, non rientrerebbe nella lista nera degli "amici" di Putin.