
Gli eventi della "Festa di San Bernardino", il patrono del paese, che erano in programma domani, a causa delle previsioni meteo sono stati posticipati a sabato 27.
Domenica, però, in occasione della "Giornata nazionale dell’Associazione dimore storiche italiane", sarà aperta al pubblico la villa "La Ferriera", a Pescia Fiorentina.
La Ferriera è stata costruita in pieno periodo granducale. Si chiama così perché i proprietari, la famiglia Vivarelli Colonna, la utilizzavano per fondere il ferro estratto all’isola d’Elba. Funzionò più o meno fino al 1870, dopodiché gli edifici furono adibiti ad altro uso, più che altro agricolo. Dopo un lungo periodo di inutilizzo, la struttura è stata poi acquistata negli anni Sessanta da Giuppi Sgaravatti e Antonello Pietromarchi, che negli anni successivi avviarono una complessa opera di ristrutturazione. Immerso nella campagna capalbiese, più o meno all’altezza dell’Ultima Spiaggia di Chiarone, il complesso è oggi un suggestivo esempio di archeologia industriale, con annesse una parte residenziale circondata da un gradevole giardino.
"L’iniziativa – affermano i promotori della giornata – è un’immersione nella storia che rende il nostro Paese unico. L’occasione per riscoprirne le bellezze nascoste facendo visita a quei complessi monumentali che insieme costituiscono il più grande museo diffuso d’Italia. Non solo sarà possibile godere di un patrimonio artistico e culturale troppo spesso ignorato, ma anche cogliere l’immenso valore sociale ed economico che la rete di dimore storiche rappresenta. La loro presenza sul territorio è infatti fondamentale per moltissime filiere. Da quella artigiana, in particolare del restauro, a quella del turismo, dalla convegnistica alla realizzazione di eventi, dal settore agricolo al mondo vitivinicolo".
Riccardo Bruni