REDAZIONE GROSSETO

Grosseto. Armi da fuoco: 33 sequestri dall'inizio dell'anno / Le regole per la custodia

I controlli dei Carabinieri sui cittadini che sono in possesso di pistole e fucili

Carabinieri

Grosseto, 16 marzo 2022 - Dall'inizio dell'anno sono state ritirate già 33 armi da fuoco a Grosseto: i Carabinieri hanno effettuato una campagna di controllo sulle armi detenute legalmente da privati all'interno delle proprie abitazioni, verificando costantemente il mantenimento dei requisiti. Si tratta di provvedimenti presi in via amministrativa, che non riguardano aspetti penali, connessi per loro natura alla commissione di reati. La provincia di Grosseto è ricca di fucili e pistole, innanzitutto per una diffusa passione per la caccia, a cui si affianca la detenzione di armi per attività sportive, ed infine per difesa personale. 

 

Le regole

Le regole per poter detenere un'arma: i detentori di arma da fuoco devono essere muniti di armadi blindati e casseforti per custodire le armi, ed essere in regola con le autorizzazioni di polizia necessarie. Il privato deve inoltre dimostrare di avere i necessari requisiti psico fisici tramite idonea documentazione medica, da rinnovare periodicamente. Decine di controlli effettuati dai carabinieri hanno fatto emergere, in parecchi casi, che molti detentori avevano certificati medici scaduti da anni.

Il ritiro delle armi

Il ritiro delle armi può essere effettuato nell'immediato anche in situazioni complesse che si sviluppano tra le mura domestiche. I carabinieri sono chiamati a intervenire su liti familiari al fine di scongiurare possibili abusi. Il provvedimento di ritiro definitivo spetta all'autorità prefettizia che valuta se la persona ha  i requisiti previsti. Altri casi che comportano conseguenze amministrative riguardano i detentori che: hanno cambiato residenza, o sono deceduti. Nel primo caso occorre dichiarare la nuova località di detenzione, nel secondo caso, gli eredi hanno l'onere di 'ridestinare' le armi. Il fine è quello di poter garantire una costante tracciabilità dell'arma e favorire una diretta azione di controllo da parte dei carabinieri.

Tra i casi analizzati i carabinieri hanno effettuato il ritiro di tutte le armi in possesso ad un cittadino napoletano che, a seguito, di una accesa lite familiare, aveva esploso un colpo di fucile. Il cittadino era in possesso di armi anche in un'abitazione in provincia di Grosseto.