Rifiuti in spiaggia: via alla campagna Beach Clean per sensibilizzare i balneari

Grosseto e Castiglione della Pescaia aree pilota

La costa maremmana contro l'inquinamento

La costa maremmana contro l'inquinamento

Grosseto, 2 luglio 2020 - Parte BEach CLEAN, campagna di sensibilizzazione per affrontare l’emergenza dei rifiuti marini nelle spiagge del Mediterraneo. L’iniziativa, che prende il via quest’estate, nasce dalla necessità di tutelare il patrimonio ambientale delle spiagge e promuove un dialogo costruttivo con gli stabilimenti balneari e con i turisti, partendo dalla condivisione di un decalogo con dieci buone pratiche da seguireper una corretta gestione dei rifiuti e per sensibilizzare sulle conseguenze di una cattiva raccolta differenziata e dell'abbandono. Le dieci regole d’oro proposte nel decalogo, in formato poster, verranno affisse nei principali stabilimenti turistici e balneari italiani, libanesi e tunisini. Luoghi che, generalmente, subiscono un afflusso turistico molto alto durante la stagione estiva e le cui coste vedono aumentare la percentuale di rifiuti spiaggiati giorno dopo giorno. Durante la stagione estiva, infatti, il turismo balneare aumenta il fenomeno del marine litter di oltre il 40%, tanto che la cattiva gestione dei rifiuti urbani si conferma la causa principale – per circa l’85% - della presenza dei rifiuti sulle spiagge italiane, assieme alla carenza dei sistemi depurativi e alla cattiva abitudine di buttare i rifiuti urbani nel wc (8%). La campagna si inserisce nell’ambito del progetto COMMON (COastal Management and MOnitoring Network for tackling marine litter in Mediterranean Sea) progetto europeo nato da una rete di collaborazione fra Italia, Libano e Tunisia per la riduzione del marine litter nell’area mediterranea che vede la Maremma tra le 5 aree pilota con il partenariato del Comune di Grosseto e di Castiglione della Pescaia e il supporto tecnico di Circolo Festambiente. Gli stabilimenti balneari che prenderanno parte all’iniziativa, oltre all’affissione del decalogo nei luoghi turistici di competenza, saranno chiamati a prendere parte a un sondaggio, da compilare all’inizio e alla fine della stagione estiva, volto a conoscere e analizzare le condizioni di salute delle spiagge che si affacciano sul Mediterraneo, e a migliorare il rapporto tra gli operatori turistici e l’ecosistema.