REDAZIONE GROSSETO

Terrore in canonica, sacerdote rapinato e minacciato di morte

Attimi di grande paura per don Claudio Piccinini, parroco di Alberese

Don Claudio Piccinini (foto Aprili)

Grosseto, 6 febbraio 2020 - Un sacerdote è stato minacciato con un coltello e rapinato in canonica in Maremma. È accaduto nella tarda serata di mercoledì a don Claudio Piccinini, parroco di Alberese, vittima di una rapina e di un'aggressione.

I ladri, due (uno col volto coperto da un passamontagna, l'altro a viso scoperto), hanno forzato la porta che immette nella cappella adiacente alla chiesa. Di lì si sono introdotti nella sacrestia, dove hanno aperto cassetti e l'armadio coi paramenti per la messa poi sono passati all'ufficio parrocchiale. Anche qui hanno messo a soqquadro scaffali e cassetti e si sono impossessati delle offerte - circa 1.400 euro - raccolte per sostenere le spese di ripristino delle campane danneggiate da un fulmine.

Quindi sono saliti al piano superiore, dove si trova l'appartamento che il parroco occupa assieme ad una coppia di sposi che vivono con lui. Il sacerdote, che stava dormendo, è stato svegliato di soprassalto dal fascio di luce di una torcia e si è trovato davanti i due uomini, apparentemente giovani. Uno dei due si è avventato su don Piccinini, lo ha tirato giù dal letto e gli ha puntato alla gola un oggetto appuntito (probabilmente un cacciavite). Quindi lo ha scaraventato verso la parete.

Poi, intimandogli di dar loro l'oro minacciandolo «sennò ti ammazzo», lo ha costretto, afferrandolo, a uscire dalla camera e a scendere al piano terra per ritornare nella sacrestia, dove erano già passati. Qui i due malviventi hanno insistito nel chiedere al sacerdote di dar loro oro. Il sacerdote impaurito ha mostrato loro gli unici due oggetti di valore che possedeva: un catenina con due croci e una medaglia col volto di Cristo, che i ladri gli hanno strappato dal collo, e un anello, ricordo della defunta madre, che gli hanno sfilato dal dito.

Ritornati al primo piano, don Piccinini ha provato più volte ad accendere le luci e poi è riuscito a urlare, svegliando la famiglia che vive con lui mettendo, così, in fuga i due. A quel punto ha allertato i carabinieri, che in poco tempo sono giunti sul posto, e, viste le condizioni del sacerdote, hanno chiamato un'ambulanza. Don Piccinini è stato trasferito al pronto soccorso e sottoposto ad alcuni accertamenti precauzionali, prima di rientrare in canonica. Avvertita la Curia dell'accaduto, stamani il vescovo Rodolfo si è recato ad Alberese per esprimere al sacerdote vicinanza e affetto.