REDAZIONE GROSSETO

Raccolta differenziata dei rifiuti: "I cassonetti intelligenti hanno fallito il loro obiettivo"

Valeria Bruni attacca: "Le isole ecologiche sono diventate una sorta di discarica a cielo aperto"

Raccolta differenziata dei rifiuti: "I cassonetti intelligenti hanno fallito il loro obiettivo"

La raccolta dei rifiuti non funziona. Lo segnala la consigliera comunale Valeria Bruni. A dimostrarlo, prima ancora che le lamentele dei cittadini, sono i numeri. La percentuale della raccolta differenziata nel comune, dopo un piccolo rialzo, dal 2021 ha fatto marcia indietro. Dal 34,42% infatti la raccolta è passata al 33,53% del 2023. Insieme al gruppo consiliare del quale fa parte "Cittadini protagonisti", Valeria Bruni ha recentemente interrogato l’amministrazione sulla progettazione e l’istallazione dei nuovi cassonetti intelligenti. "Se non cambia qualcosa – dice Bruni – la missione dei cassonetti intelligenti su Manciano ha completamente fallito l’obiettivo. Dalle campagne c’è chi è costretto a fare diversi chilometri per conferire rifiuti". Poi Bruni spiega. "Il progetto è stato gestito in maniera quasi completamente autonoma dall’assessore all’ambiente". Il gruppo consiliare guidato da Bruni parla di errori macroscopici, manifestati già dagli esordi. "Già dalla costruzione delle isole ecologiche – dice Bruni – si sono rilevate infatti spesso una sorta di discariche a cielo aperto. A oggi non sono state riconvertite o bonificate". Dalle isole ecologiche ai cassonetti intelligenti il cambiamento per i cittadini si è trasformato in trauma. "Il Comune è passato prima dalle ‘impropriamente dette’ isole ecologiche, allo sperimentare poi il porta a porta e ora i cassonetti intelligenti – dice Bruni – ma nessuna formula ha funzionato davvero. Le isole ecologiche si sono trasformate in discariche. Dovevano coprire tutto il territorio all’infuori dei centri storici dove era stato scelta il porta a porta. Per il quale erano stati ordinati dei mastelli ma mai posizionati". Bruni spiega che il Comune ha stanziato somme ingenti per la raccolta rifiuti e ha utilizzato il personale comunale per la preparazione delle piazzole che spesso sono state cambiate. "Il sistema di sorveglianza con le fototrappole e telecamere non ha mai funzionato e a oggi non ci risulta attivo. Per ovviare a tutto ciò – prosegue la Bruni – l’assessore ha dato un incarico ad un consulente esterno supportato da un’altra figura anch’essa pagati con i soldi dei contribuenti ma anche con l’aiuto del consulente non sembra però che la cosa abbia funzionato. Infine, Bruni, invita l’assessora Vignali a fare autocritica e conclude: "Lasci perdere ne gioverà la comunità e il territorio".