REDAZIONE GROSSETO

Provocò lesioni con le punturine antirughe: pena di 2 anni

Esercizio abusivo della professione medica, truffa e lesioni aggravate. È di queste accuse che sono state chiamate a rispondere, a vario titolo, due donne, Raquel Caipana, venezuelana di 80 anni residente a Firenze e Marinella Brondi, estetista di 62 anni di Grosseto, con un negozio a Roccastrada. Secondo l’accusa la Brondi aveva proposto ad alcune sue clienti di fare degli interventi di microchirurgia estetica, le cosiddette punturine per togliere rughe, alzare gli zigomi e migliorare l’aspetto del viso. La Brondi, secondo l’accusa, avrebbe presentato la Caipana come una famosa ed esperta estetista. Gli interventi venivano effettuati in un appartamento di via Oberdan a Grosseto, dove abitava la stessa Brondi. Ma quelle punturine fatte per migliorare l’aspetto degli zigomi, non solo non avevano prodotto l’effetto sperato, ma in un caso avevano addirittura provocato dolori, arrossamenti e lesioni. Iniezioni, in tutto sei, che erano costate alla cliente ben 700 euro. È lei stessa a sporgere denuncia contro le due donne. I fatti contestati alle imputate risalgono ad un periodo fra il 2007 e il 2009. Oggi la vicenda giudiziaria si è chiusa davanti al tribunale di Grosseto che ha condannato Raquel Caipana, difesa dall’avvocato Mario Fabbrucci, a 2 anni di reclusione e 15mila euro di risarcimento danni per lesioni aggravate. Assolta Marinella Brondi, difesa dall’avvocato Massimiliano Arcioni, dal reato di lesioni perché il fatto non costituisce reato. Per quanto riguarda gli altri due reati contestati, e cioè la truffa e l’esercizio abusivo della professione medica, è intervenuta la prescrizione.