La protesta dei balneari, delegazione maremmana alla manifestazione di Roma

Saranno oltre cinquanta gli imprenditori della nostra provincia presenti in piazza Santi Apostoli. Sostengono la loro battaglia le associazioni di categoria e i sindaci costieri

Grosseto, 11 aprile 2024 – Oggi, 11 aprile, in piazza Santi Apostoli a Roma scendono gli imprenditori balneari di tutt’Italia per chiedere maggiori certezze sul loro futuro. Anche la Maremma si mobilita: saranno oltre 50 imprenditori che raggiungeranno la manifestazione capitolina. sostengono la loro battaglia i sindaci, e i sindacati di categoria Fiba Confesercenti e Sib Confcommercio. "La stagione turistica ormai alle porte – dice Confesercenti – ci costringe a ricordare ancora una volta alla politica nazionale ed europea che non c’è più tempo da perdere. Abbiamo bisogno di capire quale sarà il futuro del settore ed è per questo che unitariamente parteciperemo a una manifestazione pacifica che chiamerà in piazza migliaia di imprenditori". Anche in sindaci costieri hanno ribadito alla vicinanza agli operatori.

"È evidente – ha detto Antonfrancesco Vivarelli Colonna , sindaco di Grosseto – che l’incertezza riguardo alle regole del gioco rischia di arrecare un serio danno a una importante categoria produttiva del Paese. E dico questo senza voler puntare il dito contro nessuno: la mia è un’analisi oggettiva, così come credo siano oggettive le richieste delle imprese balneari. Chi ha lavorato e investito in questo genere di turismo merita rispetto e tutela. I bandi di gara che consentano il riconoscimento degli investimenti fatti potrebbero essere una soluzione. Cioè calcolare quanto è stato investito e quanto nel frattempo è stato l’ammortamento, riconoscendo poi all’imprenditore uscente la differenza persa. Si dia seguito e si potenzi questo percorso o se ne individuino altri. Il rischio è che multinazionali estere possano assicurarsi il patrimonio nostrano, oggi gestito da storici imprenditori locali che hanno dimostrato, nel corso di decenni, il loro valore".

Per Andrea Pecorini , vicesindaco di Follonica ed assessore al mare: "Il turismo balneare è un volano fondamentale per la nostra città e per il territorio tutto. Noi – dice Pecorini – ci stiamo impegnando da anni, in collaborazione con il Consorzio degli stabilimenti balneari, con il piano collettivo di sicurezza della balneazione, insieme al Genio civile regionale con i lavori a mare anti erosione ed infine con le modifiche agli strumenti urbanistici per consentire alle strutture di allungare la stagione e offrire il servizio. È da criticare l’immobilismo del Governo e il suo continuo rimandare la stesura di una legge quadro di riordino del settore".

«Il nostro territorio – ha ribadito Andrea Casamenti , sindaco di Orbetello – è circondato da 37 chilometri di spiagge pertanto la risorsa primaria che genere indotto, turismo e visibilità internazionale. Parte del merito è attribuito ai nostri balneari che negli anni hanno creato aziende di accoglienza turistica tutelando il delicato equilibrio ambientale caratteristico delle nostre spiagge e diventando partner imprenscindibili dell’amministrazione nella tutela del paesaggio e nell’accoglienza turistica. La direttiva Bolkestein rischia di sconvolgere tutto questo a favore di gestioni asettiche".

Elena Nappi sindaco di Castiglione della Pescaia: "Abbiamo già fatto quanto di nostra competenza, garantendo i prolungamenti delle concessioni fino al 2033 con evidenza pubblica. Anche noi amministratori, come gli stabilimenti balneari, viviamo questa fase di incertezza dovuta alle indecisioni del Governo, ma siamo comunque pronti a farci carico delle nostre responsabilità in linea con le normative in vigore".

"La situazione delle concessioni balneari – ha detto il sindaco di Scarlino Francesca Travison – deve trovare una soluzione certa e chiara. La realtà dei balneari italiani è peculiare e, soprattutto, ha una storia importante per il nostro Paese. Quello che auspichiamo è una risoluzione della questione veloce e definitiva così che gli imprenditori italiani possano avere chiaro quale sarà il futuro nella speranza che siano tutelati e venga permesso loro di lavorare in tutta serenità".