NICOLA CIUFFOLETTI
Cronaca

La protesta dei balneari, delegazione maremmana alla manifestazione di Roma

Saranno oltre cinquanta gli imprenditori della nostra provincia presenti in piazza Santi Apostoli. Sostengono la loro battaglia le associazioni di categoria e i sindaci costieri

Grosseto, 11 aprile 2024 – Oggi, 11 aprile, in piazza Santi Apostoli a Roma scendono gli imprenditori balneari di tutt’Italia per chiedere maggiori certezze sul loro futuro. Anche la Maremma si mobilita: saranno oltre 50 imprenditori che raggiungeranno la manifestazione capitolina. sostengono la loro battaglia i sindaci, e i sindacati di categoria Fiba Confesercenti e Sib Confcommercio. "La stagione turistica ormai alle porte – dice Confesercenti – ci costringe a ricordare ancora una volta alla politica nazionale ed europea che non c’è più tempo da perdere. Abbiamo bisogno di capire quale sarà il futuro del settore ed è per questo che unitariamente parteciperemo a una manifestazione pacifica che chiamerà in piazza migliaia di imprenditori". Anche in sindaci costieri hanno ribadito alla vicinanza agli operatori.

"È evidente – ha detto Antonfrancesco Vivarelli Colonna , sindaco di Grosseto – che l’incertezza riguardo alle regole del gioco rischia di arrecare un serio danno a una importante categoria produttiva del Paese. E dico questo senza voler puntare il dito contro nessuno: la mia è un’analisi oggettiva, così come credo siano oggettive le richieste delle imprese balneari. Chi ha lavorato e investito in questo genere di turismo merita rispetto e tutela. I bandi di gara che consentano il riconoscimento degli investimenti fatti potrebbero essere una soluzione. Cioè calcolare quanto è stato investito e quanto nel frattempo è stato l’ammortamento, riconoscendo poi all’imprenditore uscente la differenza persa. Si dia seguito e si potenzi questo percorso o se ne individuino altri. Il rischio è che multinazionali estere possano assicurarsi il patrimonio nostrano, oggi gestito da storici imprenditori locali che hanno dimostrato, nel corso di decenni, il loro valore".

Per Andrea Pecorini , vicesindaco di Follonica ed assessore al mare: "Il turismo balneare è un volano fondamentale per la nostra città e per il territorio tutto. Noi – dice Pecorini – ci stiamo impegnando da anni, in collaborazione con il Consorzio degli stabilimenti balneari, con il piano collettivo di sicurezza della balneazione, insieme al Genio civile regionale con i lavori a mare anti erosione ed infine con le modifiche agli strumenti urbanistici per consentire alle strutture di allungare la stagione e offrire il servizio. È da criticare l’immobilismo del Governo e il suo continuo rimandare la stesura di una legge quadro di riordino del settore".

«Il nostro territorio – ha ribadito Andrea Casamenti , sindaco di Orbetello – è circondato da 37 chilometri di spiagge pertanto la risorsa primaria che genere indotto, turismo e visibilità internazionale. Parte del merito è attribuito ai nostri balneari che negli anni hanno creato aziende di accoglienza turistica tutelando il delicato equilibrio ambientale caratteristico delle nostre spiagge e diventando partner imprenscindibili dell’amministrazione nella tutela del paesaggio e nell’accoglienza turistica. La direttiva Bolkestein rischia di sconvolgere tutto questo a favore di gestioni asettiche".

Elena Nappi sindaco di Castiglione della Pescaia: "Abbiamo già fatto quanto di nostra competenza, garantendo i prolungamenti delle concessioni fino al 2033 con evidenza pubblica. Anche noi amministratori, come gli stabilimenti balneari, viviamo questa fase di incertezza dovuta alle indecisioni del Governo, ma siamo comunque pronti a farci carico delle nostre responsabilità in linea con le normative in vigore".

"La situazione delle concessioni balneari – ha detto il sindaco di Scarlino Francesca Travison – deve trovare una soluzione certa e chiara. La realtà dei balneari italiani è peculiare e, soprattutto, ha una storia importante per il nostro Paese. Quello che auspichiamo è una risoluzione della questione veloce e definitiva così che gli imprenditori italiani possano avere chiaro quale sarà il futuro nella speranza che siano tutelati e venga permesso loro di lavorare in tutta serenità".