Proloco, un regalo alla Caritas "Offriamo il pranzo di Natale"

Donazione dell’associazione all’ente caritatevole. Bramerini: "Vogliamo dare una mano alla città". Don Enzo: "Un po’ di calore e festa a persone che da tanto tempo pensano di non aver nulla da festeggiare"

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C’è un Natale diverso. Senza regali, sorrisi, felicità e condivisione. E’ quello delle persone sole, che hanno poco o niente. E che purtroppo anche a Grosseto aumentano anno dopo anno. Per alleviare le sofferenze di chi non ha nemmeno i soldi per mangiare ci sta pensando la Caritas Diocesana. Un gruppo di persone che in silenzio, ogni giorno, in estate e in inverno, senza farsi pubblicità o selfie, cucinano, vestono e anche semplicemente parlano, con chi arriva nelle stanze di via Alfieri per una minestre calda o una coperta per coprirsi dal freddo. Un gruppo di persone coordinate da don Enzo Capitani, il sacerdote che tira le fila del più grande meccanismo di solidarietà della città di Grosseto. Quest’anno, a dare una fattiva collaborazione alla struttura, ci ha pensato la Proloco: l’associazione guidata da Andrea Bramerini ha donato infatti 500 euro che saranno utilizzati per il pranzo di Natale e per quello di Santo Stefano. Soldi che don Enzo ha accolto con tanto entusiasmo. "Grazie alla Proloco – ha detto – che quest’anno ci è stata vicina in modo particolare, potremo regalare un pasto caldo a tante persone. Chi guida un’associazione importante come la Proloco deve essere solo ringraziato per aver pensato alla Caritas, che è un’associazione del territorio e ci fa capire di essere partecipi alla vita della comunità intera". Ogni anno sono circa 70 le persone che il pranzo di Natale lo consumano alla Caritas. Un numero molto alto e che fa pensare e riflettere sui problemi che si stanno vivendo anche in provincia. "Cerchiamo di aiutare tutte le persone che hanno bisogno – prosegue don Enzo –. Il pranzo? Ancora non conosco il menù. Ma quello che vogliamo dare è calore e festa a persone che da tanto tempo pensano di non aver nulla per cui festeggiare. Colgo l’occasione per augurare a tutti i grossetani di vivere questo momento come una fuoriuscita dalla solitudine che a volte il bisogno ci costringe a vivere". Un pranzo diverso, dunque. A sede su quei tavoli ci sono persone di ogni tipo: vecchi, giovani, italiani e stranieri. Anche famiglie. "Il mondo di chi viene è variegato e trasversale - chiude don Enzo - Ci sono anche quelli che si vergognano, e sono la maggioranza. Allora abbiamo deciso di portarglielo a casa. Sono famiglie con minori a cui cerchiamo di regalare anche qualche giocattolo". "Siamo contenti – ha detto Andrea Bramerini – di dare una mano alla Caritas. Una collaborazione che continuerà perchè crediamo nel progetto. Speriamo di poter dare una gioia a chi veramente non ha niente. E la Proloco ha voluto ssere vicina a queste famiglie".

Matteo Alfieri