Problemi irrisolti E non sai mai chi è "Stato"

Luca

Mantiglioni

Non si può neanche più usare la vecchia frase "siamo alla canna del gas", perché considerati i costi nessuno vorrebbe lasciare agli eredi debiti così pesanti. Un pizzico d’orgoglio deve restare anche in momenti così drammatici. Quello che spiazza davvero, però, sono altri modi di dire tipo nucleare sì, nucleare no, le pale eloliche deturpano il paesaggio, il fotovoltaico è bello, anzi no è brutto perché ancora non è chiaro come si potranno smaltire i pannelli a fine vita. Soprattutto in periodi come questo di campagna elettorale c’è solo l’imbarazzo della scelta, insomma.

Solo una considerazione: ma se ogni politico è sicuro di avere una soluzione a problemi mai risolti in tanti anni, com’è che quando si trova a governare tutte queste certezze svaniscono? Prendiamo due o tre cose a livello locale: il completamento del Corridoio tirrenico, la gestione della laguna di Orbetello, lo smatimento dei gessi rossi, la bonifica della piana industriale a Scarlino. Dalla teoria alla pratica è tutto un rimpallo di competenze e una corsa allo scaribarile. Poi si continua a dire che quando serve lo Stato non c’è. Lo Stato c’è, eccome. E’ confusionale, ma c’è.