REDAZIONE GROSSETO

Presunta ’truffa del biogas’ Assolti tutti gli imputati

Presunta ’truffa del biogas’: tutti assolti con formula piena: "Il fatto non sussiste". Si sta parlando della vicenda giudiziaria relativa all’impianto Cinigiano Agri Power Plus di Cinigiano risalente agli anni tra il 2012 e il 2013.

Il Pubblico ministero, Salvatore Ferraro, aveva chiesto in relazione all’accusa di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche la pena di 1 anno e 6 mesi per Andrea Salzillo, direttore dei lavori e responsabile dell’impianto; Giovanni Di Meo, amministratore delegato dal settembre 2012 al marzo 2014 e successivamente componente del cda; Nicolò Marzano, presidente del cda dal marzo 2014; Antonio Pinto e Biagio Vallefuoco, componenti del cda di Renewex e co-amministratori di fatto della Cinigiano (tutti difesi dall’avvocato Alessandro Antichi); Marzio Scheggi (difeso dagli avvocati Fabio Tavarelli e Giada Isidori) presidente della società fino all’ottobre 2013; Alessandro Metz, componente del cda della Cinigiano (difeso dall’avvocato Franco Ciullini). Richiesta di pena più alta (1 anno e 8 mesi), invece, a causa di due precedenti per Giancarlo Batignani (difeso dall’avvocato Stefano Del Corto del Foro di Siena) redattore della relazione tecnica relativa al Piano di miglioramento agricolo.

Secondo l’accusa la Cinigiano Agri Power Plus avrebbe percepito indebitamente incentivi economici pubblici a sostegno della produzione di energia rinnovabile poiché avrebbe usufruito di un meccanismo più remunerativo grazie a false attestazioni sull’entrata in esercizio

dell’impianto in data antecedente al 31 dicembre 2012, sfruttando la mancanza di controlli e l’assenza di comunicazioni tra il Gestore dei Servizi Energetici (costituito parte civile nel processo con una richiesta risarcitoria di oltre due milioni e mezzo di euro) e gli altri enti competenti, in particolare la Provincia di Grosseto. Le difese hanno invece dimostrato che l’entrata in esercizio dell’impianto era effettivamente avvenuta il 27 dicembre 2012 (nei termini previsti dal decreto ministeriale del 18 dicembre 2008) poiché in quella data era stato effettuato il primo funzionamento dell’impianto in parallelo con il sistema elettrico, mentre l’entrata in esercizio commerciale (con la fruizione degli incentivi) era regolarmente avvenuta l’8 maggio 2013 dopo il previsto periodo di avviamento e collaudo.

Anche la società Agri Power Plus, che per i fatti addebitati ai suoi amministratori era stata a sua volta accusata, è stata assolta da ogni addebito.

La sentenza di assoluzione annulla anche ogni richiesta di risercimento danni avazata dal Gestore dei servizi energetici che si era costituito in giudizio come parte civile.