Presentazione di "Dio, il vuoto e il genere". E’ il nuovo libro di Elizabeth Green

Elizabeth Green, pastora emerita della Chiesa Battista, parla del suo libro "Dio, il vuoto e il genere" che indaga il paradosso di perdersi per trovare se stessi, confrontando la kenosi cristiana con il Sunyata buddhista.

Continua la riflessione su Dio.L’Associazione Rosa Parks propone l’ultimo libro di Elizabeth Green, pastora emerita della Chiesa Battista di via Piave 17, dove oggi alle 17 Claudia Angeletti ne parlerà con l’autrice. "Dio, il vuoto e il genere" è un libro denso e audace in cui l’autrice attraversa 60 anni di teologia delle donne, dall’emancipazionismo al pensiero queer, indicando il nucleo della fede cristiana nelle tre parole del titolo. "Per diventare umano, Dio si svuotò. La cosa però non finisce lì, però, perché il cristianesimo insegna che l’umano per trovare la propria vita, o, in qualche caso, per diventare divino, deve fare altrettanto. Per salvarsi dunque bisogna perdersi". Il paradosso del perdere se stessi per trovare se stessi è indagato da Green in dialogo con le principali teologhe femministe anglofone e italiane, ma anche col filosofo buddhista e praticante Zen Masao Abe della scuola di Kyoto, scoprendo corrispondenze tra la kenosi (svuotamento) cristiano e il Sunyata (vacuità) buddhista. Socia del Coordinamento Teologhe Italiane, Elizabeth Green è stata Burns Fellow all’università di Orago in nuova Zelanda e Guest professoressa al Seminario battista internazionale di Rüschlikon in Svizzera e alla Facoltà Valdese di teologia di Roma.