Polemiche per via Almirante Oltre 300 firme raccolte "Il prefetto blocchi tutto"

L’Anpi provinciale in piazza per dire "no" all’intitolazione della via al gerarca "L’adesione al fascismo non fu un mero errore giovanile ma un chiaro orientamento politico".

"La grande mobilitazione spontanea unita nell’appello che verrà consegnato in prefettura ha evidenziato, ancora una volta, l’assurdità di dedicare uno spazio pubblico al gerarca fascista Giorgio Almirante". Inizia così l’Anpi di Grosseto che in pochi giorno ha raccolto più di 300 firme di cittadini per dire no all’intitolazione della via. L’Anpi presenterà queste firme al Prefetto: "L’intitolazione di spazi pubblici avviene di norma come testimonianza dello sviluppo materiale e civile, legati a fatti, personaggi ed avvenimenti sociali, culturali e politici della storia cittadina, nazionale o internazionale – scrive l’Anpi – Nel caso di Giorgio Almirante la caratteristica palesemente non ricorre. E’ dunque acclarato che l’adesione al Fascismo non fu, per Giorgio Almirante, un mero errore giovanile dovuto all’inesperienza ed alla propaganda del regime, ma un chiaro e duraturo orientamento politico, perseguire il quale non esitò a coinvolgersi direttamente in iniziative di stampo razzista o comunque gravemente illegali". Prendono posizione anche le sezioni del Pd di Braccagni e Montepescali: "Ci sentiamo profondamente in dovere anche noi della Sezione PD Braccagni-Montepescali – scrivono – di dissentire fermamente dalla proposta. Noi siamo le testimonianze viventi degli orrori che Giorgio Almirante nella sua lunga carriera di gerarca fascista ha fatto subire ai nostri padri, renitenti all’arruolamento forzato dei giovani nell’esercito della Rsi, classificati come "sbandati". "A questi eroi che hanno sacrificato la loro vita lasciando orfani e vedove, noi rendiamo omaggio sulle loro tombe, riconoscenti – chiude il Circolo Pd –. Non Li vogliamo tradire tacendo sulla proposta di intitolare una strada al loro aguzzino. Oggi noi antifascisti siamo per la pace, non odiamo ma non dimentichiamo. E stiamo all’erta perché non si ripeta mai più li male, che pure ha radici profonde. Che questa vicenda triste dimostra quanto siano difficili da estirpare".