REDAZIONE GROSSETO

Picchia la zia, è accusata di tentato omicidio: ora è in carcere

L'ha picchiata con calci e pugni in testa

Carcere (foto di repertorio)

Grosseto, 15 ottobre 2021 -  Tentato omicidio ed estorsione. Sono queste le contestazioni provvisorie nei confronti di Teresa Salvo, la 39enne grossetana, arrestata nel tardo pomeriggio di domenica sorpresa mentre picchiava a calci e pugni la zia in un appartamento di via Bonghi a Grosseto. I reati sono contestati dal sostituto procuratore Giampaolo Melchionna.

Quando i militari sono arrivati nell’appartamento dove la donna stava dando in escandescenze, hanno trovato la zia in terra sul pianerotto, senza sensi e in un lago di sangue. La nipote 39enne stava intanto continuando colpirla con calci e pugni in testa, accusandola tra l’altro di essere il diavolo in persona.

Le manette ai polsi sono state dunque una logica conseguenza di quell’atto così grave. "Non ricordo di averla toccata – ha detto la 39enne al giudice per le indagini preliminari, Alberto Lippini durante l’udienza di convalida – Mi sentivo minacciata e allora avevo tanta paura". Un racconto che però non ha convinto il gip. La donna è difesa dall’avvocato Lorenzo Mascagni e ha deciso comunque di rispondere alle domande del giudice insieme al Pubblico Ministero che porta avanti la pesante accusa. La donna quando è stata portata via con l’ambulanza del 118, era in gravissime  condizioni. È rimasta qualche giorno in prognosi riservata ma adesso è fuori pericolo. Teresa Salvo, dopo essere arrivata in tribunale per l’udienza di convalida, adesso è rinchiusa nel carcere di Sollicciano a Firenze.