"Pesce gratis per chi non ha soldi"

A Castiglione iniziativa di Giuseppe Temperani: "Sarebbe merce comunque mal pagata, meglio fare del bene"

Giuseppe Temperani (Castiglione della Pescaia)

Giuseppe Temperani (Castiglione della Pescaia)

Grosseto, 1 aprile 2020 - Pesce povero per le persone più bisognose. Dal nord al sud della Maremma corre la solidarietà anche all’interno del mondo della pesca che, va sottolineato, non è che se la stia passando troppo bene vista l’alterna chiusura dei mercati all’ingrosso del pesce ed il conseguente abbassamento dei prezzi del pescato che è, come è per tutti facilmente immaginabile, un bene velocemente deperibile. Oltretutto le qualità di pesce della costa grossetana sono veramente numerose e comprendono anche tante specie ittiche che, anche se fanno ampiamente parte delle tradizioni culinarie marinare, non tutti solitamente scelgono. Ma sono buone e, anziché gettarle o farle finire su un banco di asta all’ingrosso per pochi soldi, c’è chi ha deciso di donarle a quelle famiglie che in questa emergenza Coronavirus, sono più in difficoltà di tante altre.

"Ho deciso di fare questa scelta perché la situazione è quella che tutti vediamo in televisione: inutile girarci intorno, c’è gente che non ha nemmeno i soldi per fare la spesa – ci ha raccontato da bordo del suo peschereccio Mareblu, Giuseppe Temperani che svolge la sua attività insieme al fratello alla darsena di Castiglione della Pescaia – e allora, visto e considerato che noi siamo parecchio più fortunati di tanta gente perché bene o male si riesce a lavorare, o meglio si lavoricchia almeno 3 o 4 giornate a settimana, mi sono sentito in dovere, specialmente riguardo ad alcune qualità di pesce che viene o sottopagato o tocca direttamente buttarlo via, di donarlo a chi ha bisogno. Per questo motivo la sera quando rientriamo lo portiamo alla pescheria ‘Il Maremmano’ dove c’è questo mio amico pescivendolo, Massimiliano Palmieri, che ci aiuta anche in questo".

«Lui infatti – prosegue Temperani – fa anche consegne a domicilio e può consegnarlo senza che si sappia in giro: ci potrebbero essere persone bisognose che magari si vergognano di venire a chiederlo qui direttamente in banchina. Cosi noi la sera – insiste Temperani - quando rientriamo portiamo tutto lì al magazzino dove si scarica il pesce prima di metterlo sul banco. Si tratta di gamberetti , delle cicaline, dei piccoli pesci per la zuppetta e la minestra, insomma quelle varietà, come anche le polpesse, che hanno un prezzo basso, 5-10 euro a cassetta. A noi non cambiano davvero la vita e preferisco donarli a coloro che ne possono avere bisogno. Con la speranza che tutto passi al più presto".

Anche a sud, a Orbetello, c’è  Alfredo Covitto, titolare di una nota pescheria lagunare che ha annunciato la sua disponibilità, via social, ai suoi concittadini: "Se non hai un lavoro non e ricevi aiuti da nessuno, non ti vergognare – ha scritto lui con simpatica sincerità – per quel poco o tanto che posso donarti, per me sarà un grande piacere farlo. Alla mattina dalle 9,30 alle 12 venite premuniti di borsette. Vi aspetto. Alla pescheria Covitto, Domenico, Daniela, Alfredo a Orbetello, località Neghelli".