REDAZIONE GROSSETO

Pescatori di Monte Argentario in Mobilitazione, Coldiretti Impresapesca Protesta Nuove Linee Europee

I pescherecci di Porto Santo Stefano non usciranno in mare domani per protestare contro le nuove linee europee che vogliono proibire la pesca a strascico entro il 2030. La mobilitazione è sostenuta dalle associazioni di categoria. Una tegola che rischia di cadere sui pescatori già alle prese con i problemi legati al fermopesca.

Pescatori di Monte Argentario in Mobilitazione, Coldiretti Impresapesca Protesta Nuove Linee Europee

Domani i pescherecci di base a Porto Santo Stefano non usciranno in mare per protestare contro le nuove linee europee che vogliono proibire, entro il 2030, la pesca a strascico e restrizioni alle aree di pesca.

L’iniziativa è di Coldiretti Impresapesca: rientra nell’ambito della mobilitazione delle marinerie nazionali che avrà a Porto Santo Stefano l’epicentro regionale per la protesta promossa dall’associazione, la seconda dopo quella di maggio quando le sirene dei pescherecci avevano suono all’unisono per tutta la mattina.

"In pericolo – si spiega da Coldiretti – c’è il futuro di un centinaio di imbarcazioni che contribuiscono al 60% dell’intero fatturato sviluppato dalla pesca a livello regionale, ma anche ai principali piatti della tradizione marinaresca come la ‘paranzà, che prende il suo nome proprio dal nome delle imbarcazioni di pesca a strascico, ed il cacciucco, la zuppa di pesce simbolo di Livorno che di recente è entrata a far parte dell’elenco regionale dei Prodotti agroalimentari tradizionali (Pat, diventando ufficialmente patrimonio culturale italiano".

"La mobilitazione – si spiega ancora – è sostenuta dal mondo della rappresentanza di cooperative, imprese e lavoratori Agci Agrital, Confcooperative FedAgriPesca, Legacoop Agroalimentare, Coldiretti Impresapesca, Federpesca, Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila Pesca".

Si tratta, insomma, di una nuova tegola che rischia di cadere sulle teste dei pescatori già alle prese con i problemi legati comunque al fermopesca e a quelli che hanno dovuto affrontare per l’aumento dei costi del carburante.