REDAZIONE GROSSETO

Palazzo delle Poste Una storia lunga 88 anni

Tutto risale ad un Regio Decreto. Quello dell’8 luglio 1930. Poi, anche all’epoca, burocrazia, e vari passaggi, prima della fase realizzata e – finalmente – dell’inaugurazione, nel novembre 1932. In questi giorni ricorre l’anniversario del palazzo delle Poste e Telegrafi a Grosseto. Un empio di bellezza e cultura, la cui progettazione fu affidata all’architetto ingegnere Angiolo Mazzoni. La stessa persona che l’anno precedente era stata incaricata di studiare la sistemazione urbanistica della città. L’area prescelta fu la piazza della Vasca. Spazio intorno al quale erano da poco sorti il Palazzo del Governo e la Regia Scuola Magistrale. Mazzoni propone una soluzione ad angolo, con il prospetto principale, affacciato sulla piazza, leggermente concavo e caratterizzato da un’imponente torre ovale – alta circa quaranta metri – che funge da cerniera ai due corpi laterali che si sviluppano sulle vie Roma e Matteotti. E’ la parte pubblica dell’edificio, impreziosita dal monumentale portale d’ingresso con "La Maremma domata", il gruppo scultoreo in marmo opera di Napoleone Martinuzzi, e da un’elegante fontana incastonata al centro della scalinata. Il palazzo fu inaugurato nel 1932 alla presenza del Re Vittorio Emanuele III. Un palazzo che oggi "ogni giorno – dice la direttrice, Marianeve Vitiello – oltre cinquemila persone, trovando servizi e risposte".