Palazzo agli arcieri, tra tecnologia e arte

Presentato ieri il nuovo edificio realizzato dall’architetto Chigiotti, dove il senso del gusto si sposa con risparmio energetico ed eleganza

Migration

di Francesca Sabatini

Grosseto

All’esterno, una struttura a cubo che tiene testa al Cassero senese, all’interno, stanze arredate con attenzione ai dettagli, ai colori, alle forme, all’arte. Niente è lasciato al caso, nessuno spazio sprecato, ma tutto orchestrato in modo sapiente, secondo un progetto definito. Esiste a Grosseto, il nuovo Palazzo agli Arcieri che è stato presentato ieri, per la prima volta, con i suoi 8 appartamenti interamente arredati, firmati Giuseppe Chigiotti, l’architetto che l’ha ideato e reso realtà.

"Il progetto – racconta l’architetto Chigiotti – nasce come un fatto sentimentale, volevo lasciare alla città qualcosa di speciale. C’è un forte rapporto tra il palazzo e il Cassero Senese: se si osserva bene, la forma del cubo del palazzo ricorda il Cassero e i tagli ne riprendono la loggia, riproducendo quelle forme con un linguaggio contemporaneo". Non è un caso che tutte le finestre, anche quelle laterali, si affacciano in modo insolito sulle Mura medicee. Ma la peculiarità di Palazzo agli Arcieri non è solo il rapporto tra passato, presente e futuro, ma anche il rispetto per l’ambiente che emerge in ogni sfaccettatura. In primis, Palazzo agli Arcieri adotta tecnologie d’avanguardia, che lo collocano in classe energetica A3, cui si aggiungono infissi ad alta prestazione sia energetica che acustica. Entrare in una qualunque stanza mette in contatto con il silenzio, la pace e la tranquillità. Grazie all’uso di pannelli solari individuali, inoltre, ogni appartamento è autosufficiente per quanta riguarda l’alimentazione dell’impianto autonomo di condizionamento e la produzione di acqua calda. Per questo e per tanti altri motivi, il progetto di palazzo agli Arcieri è valso il premio Legambiente nel 2019 all’architetto Giuseppe Chigiotti. Un edificio green, nel cuore di Grosseto, insomma, che si arricchisce di un ulteriore pregio per la scelta di coniugare architettura, arte e design presentando un appartamento già arredato e abbellito di opere d’arte: Le illuminazioni sono a cura di Luca Marretti, gli arredamenti di Andrea e Franco Serdino, I dipinti scelti da Maurizio Ticci antiquariato.