
Giuseppe Di Gioia ieri è tornato in libertà
Grosseto, 9 gennaio 2016 - E’ TORNATO un uomo libero. Su di lui c’è ancora la devastante accusa di avere ucciso la madre, ma dopo più di due mesi Giuseppe Di Gioia, 47 anni di Albinia ha lasciato il carcere di via Saffi da uomo libero. E’ uscito dalla casa circondariale ieri mattina molto presto.«Ci aspettavamo che uscisse più tardi – ha spiegato uno dei suoi legali, l’avvocato Alessia Ceraolo – ma è accaduto prima del previsto». Il primo desiderio dell’uomo che quel sabato 24 ottobre ha visto morire la madre, ieri appena uscito, è stato di andare al cimitero sulla tomba della madre. Quando fu celebrato il funerale lui, già rinchiuso in carcere, lo seppe il giorno successivo e ci rimase molto male. Ieri non è stata la prima volta, dal 25 ottobre quando è stato arrestato dalla polizia, che Di Gioia è uscito dalla casa circondariale. Era già accaduto alla fine di novembre, su volontà dello stesso pubblico ministero Laura D’Amelio, che aveva chiesto e ottenuto la trasformazione della custodia cautelare in carcere con quella ai domiciliari. Ma si trattò di una breve pausa.
IMPOSSIBILE rimanere in quella casa dove aveva vissuto fino a poco tempo prima da uomo libero, con la moglie e la figlia. Lui, costretto comunque a rimanere in casa, con la sorveglianza di qualcuno. Meglio tornare in carcere. E così ha fatto Di Gioia, pochi giorni dopo la scarcerazione ha chiesto e ottenuto di tornare nella casa circondariale per trascorrere l’ultimo periodo di detenzione rimasto. Compreso il periodo delle feste. Ieri è stata un’altra storia. Di Gioia è uscito da uomo libero. Libero di andare dove vuole. Libero di difendersi, se ne ha la possibilità, dall’infamante accusa di essere il responsabile della morte dell’anziana madre Donata Muccio, trovata morta nell’appartamento di via Sauro il 24 ottobre scorso, poche ore dopo avere pranzato con il figlio Giuseppe. Ma madre e figlio ebbero una violenta discussione, probabilmente per questioni di soldi. L’ipotesi della procura è che lui, avendo debiti di gioco, avesse chiesto altri soldi alla madre e lei, stanca, glieli avesse negati. Da qui la lite, violenta, durante la quale l’anziana è caduta a terra e morta. Secondo l’accusa Di Gioia l’ha uccisa volontariamente, lui sostiene sì di averla vista morta e di essersi spaventato a tal punto da perdere la testa e inscenare una rapina finita male, prendendo oro e soldi e nascondendoli nel sottotetto del condominio.
c.r.